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Basket, rivoluzione alla Sutor: coach Ciarpella si è dimesso: "Dopo sette anni, nuove esperienze"

2 Luglio 2021

MONTEGRANARO - Quattro promozioni e una retrocessione. Ecco il palmares che Marco Ciarpella, 27enne coach cresciuto a Montegranaro, porterà con sé dopo la decisione più complicata della sua giovane carriera professionale. Ha preso i gialloblù in Promozione e anno dopo anno ha riportato la Sutor dove meritava, quantomeno in serie B. Stagioni difficili e cavalcate entusiasmanti. “Sono entrato come un ragazzino in seno alla Sutor ed esco come un uomo. Sono stati sette anni difficilissimi perché fare l’allenatore della squadra che si tifa non è sicuramente facile” commenta il coach, che ha usufruito della clausola di uscita dal contratto.

Non è stato facile, ha superato molte critiche, spesso anche giuste, altre frutto del fatto che fosse proprio uno di loro, uno di Montegranaro e quindi nulla gli veniva perdonato

Questa ultima stagione se la immaginava diversa. Quando l’estate scorsa ha firmato il rinnovo, e ne aveva di chance per andarsene, è perché aveva visto un nuovo progetto davanti agli occhi. Ci credeva e invece si è trovato dentro un vortice pieno di pesanti fardelli. Certo, la squadra in buona parte l’ha assemblata lui, ma non è solo il coach responsabile quando si retrocede. Soprattutto se il capitano ti lascia a metà stagione per andare a vincere altrove.

La Sutor paga tanta sfortuna, mai come questa volta vera protagonista nel finale di una travagliata stagione. Probabilmente il ripescaggio arriverà, sarebbe giusto visto che i play out Bonfiglio e compagni li hanno giocati dopo uno stop per Covid proprio poche ore prima della palla a due più importante.

Quello che era ormai evidente è che non c’era più sintonia tra il direttore della Sutor, Andrea Masini, e il coach. Uno dei due avrebbe dovuto cambiare città. E alla fine, dopo che Masini ha depositato la domanda di ripescaggio per la società veregrense, a decidere è stato Ciarpella. “Lasciare per me è stata una decisione difficilissima soprattutto per il risultato negativo arrivato in questa stagione. Mi sarebbe piaciuto continuare per una grande voglia di rivalsa nel riconquistare quello che il campo ci aveva tolto. Purtroppo nella vita, tante volte bisogna prendere delle decisioni sofferte” riprende l’ex coach della Sutor.

Anni fa disse no a Torino, che lo voleva all’interno dello staff giovanile, oggi si rimette in gioco. Dove e come lo si capirà presto. In questi anni è cresciuto molto. Partito come un giovane Pillastrini, Ciarpella si è pian piano dato un’anima e un metodo di allenamento. Che per molti è sempre risultato duro. Ma il 27enne è così: urla, qualche sorriso, panchina se non ti impegni e applausi quando in campo dai tutto.

Una nuova società ne capirà presto il valore. Quella gialloblù l’esperienza settennale la chiude in due righe: “Gli auguriamo tanta fortuna sia in campo professionale che nella vita privata”. La sirena è suonata, il tabellone si è spento, la Bombonera è in cerca di un nuovo condottiero, ma prima di tutto della categoria da ospitare.

r.vit.

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