PESARO – A cinque minuti dalla fine, Pesaro non stava solo vincendo contro Forlì, era anche a un passo dal ribaltare la differenza canestri toccando il +21, distacco con cui Forlì aveva vinto all’andata. Il finale però dice 84-71, bene i due punti, ma la squadra di Martino resta così avanti in classifica. “Peccato, era un obiettivo per come avevamo condotto il match” ammette coach Spiro Leka.
Poco male, Pesaro ha ritrovato la vittoria e soprattutto Lorenzo Bucarelli, “un vero esempio”, che si conferma giocatore di equilibrio fondamentale per Leka, che ha finalmente visto i suoi approcciare al meglio la partita, che è sempre stata saldamente nelle mani dei pesaresi.
Le ottime percentuali del primo quarto (5/9 da tre che diventa 9/26 alla fine) hanno permesso a Pesaro di prendere il largo, Forlì veniva da sette vittorie in otto giornate, “dovevamo giocare noi sereni e Pesaro, reduce da tre ko, con tensione, è stato il contrario” chiarisce alla fine Martino.
E ha ragione, perché i primi minuti sono stati davvero importanti, quel 16-6, frutto dei lampi di Maretto e Zanotti, ha segnato il match. “Siamo stati bravi a non ripetere l’errore commesso con Rieti, quando ci siamo svegliati tardi. Avevo chiesto aggressività, difesa e contropiedi. Devo dire che quanto preparato è stato fatto” riprende il coach biancorosso.
Leka, riguardando le statistiche, non potrà che notare che i nove giocatori di Pesaro scesi in campo hanno tutti superato i dieci minuti di gioco. Finalmente, perché così nessuno è arrivato in apnea alla fine. “Bucarelli con punture e terapie è sceso in campo e ha fatto bene, senza un solo allenamento. È partito in quintetto, i compagni hanno corso anche per lui perché siamo una squadra”.
La VL ha saputo tenere Forlì a 70 punti e se non avesse sbagliato qualche tiro di troppo nella seconda parte del match, avrebbe potuto vincere tranquillamente di oltre 20. Un bel segnale, considerando la qualità dell’avversario, che conferma lo status di Pesaro. Che non ha forse la continuità sognata dal coach, ma ha determinazione. “Il basket è uno sport onesto, qualcosa in più potevamo averlo, ma anche perdere punti in altre occasioni” ammette.
Pesaro per una volta esce anche con il dominio sotto i tabelloni, dove il solo Gaspardo ha fatto male a Quirino De Laurentiis e compagni. Merito anche dei piccoli, vedi i 5 assist di Bucarelli, premiato con la standing ovation finale, che bucano la difesa di Forlì togliendo certezze e riducendo la voglia di raddoppiare degli ospiti. Si torna in palestra per preparare una trasferta chiave, quella contro Rimini.
r.vit.