MONTEGRANARO – Un altro pezzo della Sutor che fu se ne è andato. Lutto nel mondo del basket italiano per la scomparsa di Alessandro Crovetti, classe 1958. Un figlio di Reggio Emilia, cresciuto a pane e basket, di cui è stata anche narratore come giornalista. Una carriera cresciuta anno dopo anno come responsabile marketing e poi dirigente. Inizialmente in Lega, dove ha ricoperto praticamente ogni ruolo accompagnando cinque presidenti, da De Michelis a Cazzola, poi in una serie di società.
Grande organizzatore di eventi, di lui si ricordano All Star Game, Coppe Italia, Supercoppe e l’indimenticato McDonald’s Open del 1989. Nel 2009 fu insignito del prestigioso premio «Reverberi» per il suo contributo al basket italiano. Dopo Ferrara e San Severo, l’arrivo a Montegranaro in un anno complesso, quello del 2011.
Prima la sconfitta conto Biella, poi le dimissioni di Gianmaria Vacirca, oggi in forza all’Armani Jeans Milano, spinsero la Triade (Basso, Cannella e Trapè) a promuovere Crovetti al ruolo di direttor generale. Al contempo, esonero del coach Drucker e la firma di un fidato amico di Crovetti, Giorgio Valli.
Stagione difficile, anche tecnicamente con l’americano Karl che veniva usato nel ruolo di play nonostante fosse un’ala piccola. Ma il risultato alla fine è stato raggiunto: salvezza. Soprattutto grazie a Ivan Zoroski. Mesi in cui Crovetti è diventato il volto e la parola di un Sutor che ancora no aveva capito che stava franando. Di certo non era un dirigente con cui annoiarsi.
La salvezza coni gialloblù l’aveva rilanciato, tanto da meritarsi una chiamata dalla Virtus Bologna. Tre anni intensi fino al 2015. Poi il silenzio rotto solo da interviste, commenti in tv e incontri nei palasport.
"Il Presidente della Lega Basket Serie A Umberto Gandini, insieme a tutti i 16 club, esprime il più sentito cordoglio alla famiglia e ai suoi cari", si legge in una nota della Lega. Il presidente FIP Giovanni Petrucci ha disposto che si osservi un minuto di silenzio su tutti i campi di serie A nel fine settimana per ricordare “il giornalista, con una grande passione e competenza per il basket e il dirigente all’avanguardia per idee ed iniziative”. Lascia la moglie Cristina.
r.vit.