di Raffaaele Vitali
MONTEGRANARO – Una domenica speciale quella della Bombonera. La Sutor Montegranaro, che spera di recuperare capitan Crespi, scende in campo contro la Real Sebastiani Rieti. Un revival che riporta alla luce ricordi indelebili, di sfide all’ultimo canestro, a personaggi come Chiaramello e Childress, Vitali e Amoroso. Ma non solo, perché in campo oltre all’ex Poderosa Andrea Traini, sulla panchina dei reatini, ci sarà anche un grande ex, Alessandro Finelli.
Coach Finelli, che effetto fa tornare alla Bombonera?
“Non è la prima volta che rigioco contro la Sutor, è accaduto anche con la Virtus. Ma sarà la prima volta che giocherò una partita di campionato nello storico palasport. Sono passati 13 anni da quelle stagioni entusiasmanti, restano un grande ricordo”.
Quale l’emozione più grande?
“Che rivedo la Sutor, la sua maglia in mezzo al campo. Sono felice che la storia di un club così importante prosegua a livelli buoni. Il territorio deve capire che questa è la realtà da sostenere”.
Finelli, cosa l’ha portata in serie B?
“Ho scelto una sfida. Perché sono arrivato in una società che ha un solo obiettivo: vincere il campionato. Non ho un programma a lungo termine, ma a breve, perché c’è solo una strada, quella che porta in serie A. Questo è quello che mi ha chiesto il proprietario, Roberto Pietropaoli, che vuole rivedere Rieti al piano di sopra”.
Un compito complesso, come si vive una stagione senza alternative?
“La stessa sfida l’ho vissuta a Bologna, quando andai via dalla Sutor. La Fortitudo voleva tornare subito in serie A, poi ci trovammo nella A Dilettanti, la serie B di oggi. Quindi, sapendo come si fa non ho timori. Vincere a tutti i costi è una sfida intrigante”.
Ma come si fa?
“La ricetta è una sola: lavorare e fare di un gruppo di veterani di altori livello per la serie B una squadra vincente”.
Finelli, ma a Rieti si ‘sente’ ancora la sfida contro la Sutor?
“Non ha eguali, si sente tantissimo, molto più del derby cittadino in arrivo per la prima volta. Questa settimana sui social è stato un continuo di video degli anni 2000, quando Rieti e Sutor riempivano i palasport”.
La Real Sebastiani ha iniziato un po’ a corrente alternata, come mai?
“Qualche ombra, ma soprattutto tanti infortuni. Abbiamo giocato senza Ndoja, l’anno scorso Mvp della Serie B, e Chiumenti, che è il nostro pivot. Diciamo che il nostro campionato ancora deve davvero iniziare. Domani saranno del gruppo, ma ancora senza troppi minuti”.