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Basket, il dilemma di Pesaro: credere o no nella serie A. 'Arriviamo ad aprile, poi ce la giochiamo'. Ma con chi in campo?

24 Marzo 2025

PESARO – L’obiettivo della Carpegna Prosciutto Pesaro deve essere solo uno da qui alla fine della stagione: agguantare uno dei primi sette posti in classifica. Il motivo è semplice: squadra corta e stanca, deve evitare i play in. Che sono una mini fase di spareggio lunga e mentalmente dura che servono solo a farti entrare nei playoff senza fattore campo.

Come riuscirci? È evidente che le prossime due partite, le uniche ‘abbordabili’ nel finale di stagione, diranno molto. Perché domenica la VL sfida Livorno, poi va a Cremona. Le posizioni che contano sono a due punti, ma anche l'ultima utile, con fatore campo a sfavore, per i plaudosi play in. In questo strano campionato in cui nessuno domina, basta un passo  falso per rovinare quanto di buono fatto.

È per questo che servirebbe chiarezza da parte della società. Pesaro vuole provare ad andare in serie A? Per riuscirci ha bisogno di fisicità, servono chili e grinta. Entrambi si comprano, ma costano. Basterebbe un semplice ‘se ci qualifichiamo per i playoff, investiamo e compriamo il giocatore che manca’ per far capire le ambizioni di allenatore e società. Altrimenti, un lineare ‘abbiamo raggiunto la salvezza, ci riproveremo’ ridurrebbe amarezza e rabbia tra i tifosi dopo le sconfitte, lasciando sul tavolo solo la delusione.

Dopo le due giornate più abbordabili, la VL dovrà affrontare Cantù e Udine, ovvero le dominatrici della stagione con Rimini. Per poi andare a chiudere a Verona, una trasferta molto complicata che nessuno vorrebbe decisiva.

Coach Leka, al termine della netta sconfitta di Rimini, di fronte a un caldissimo pubblico, ha per l’ennesima volta sottolineato ‘da dove siamo partiti’, un refrain che non serve a nessuno. Perché nello sport i cambi di allenatore servono proprio a cancellare quello che c’era prima e che non stava funzionando.

Meglio concentrarsi su un altro concetto del coach: “Nella bolgia di 12 squadre in due punti, non dobbiamo né esaltarci, né disperarci. Se arriviamo bene a fine aprile possiamo giocarci le nostre carte. Dovremo arrivarci bene mentalmente”.

Armarsi di pazienza quindi, in questa stagione di alti e bassi tutto  possibile. Le prestazioni della Carpegna Prosciutto confermano che con una squadra al completo, e inevitabilmente rafforzata, stare al passo delle prime tre non sarebbe stato impossibile. La storia insegna anche che meno si modificano le squadre e più è facile vincere la A2. È quanto avvenuto a Cantù con Udine che ringrazia e si avvicina al posto che merita (foto Victoria Libertas Pesaro).

r.vit.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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