BRINDISI – Senza difesa, a Brindisi non vinci. Senza difesa, sia chiaro, non ti salvi. E Pesaro la difesa, ancora una volta, l’ha lasciata negli spogliatoi. Vince la squadra dell’ex coach Piero Bucchi e respira forte dei 100 punti segnati a fronte degli 84 subiti.
La Carpegna Prosciutto insegue per tutta la partita. Una tripla di Parrillo vale l’unico pareggio del match (16-16), poi Imbrò e compagni non passeranno mai avanti nel punteggio. Anzi, hanno alternato momenti di sconforto, con lo svantaggio che raggiunge i 14 punti, a folate illusorie che valgono il -5.
Questa è la VL, una squadra senza equilibrio, legata alle folate di Ahmad, che si conferma uno splendido solista. Ma è anche l’uomo che sbaglia i tiri nei minuti decisivi, quando ancora si poteva sperare di rimontare.
Ma mai come questa volta l’americano è ‘innocente’, perché il suo alla fine l’ha fatto, pure con costanza. È il contesto che non gira, non devono ingannare i tabellini che sono truccati dai minuti finali. La partita è finita quando Ndzie, lungo di 21 anni, fa due su due dalla lunetta e a tre minuti dalla sirena dice 86-72. A quel punto Bucarelli inizia a segnare, ma sono i punti inutili di un match che Pesaro non ha mai dato l’impressione di poter vincere.
Certo, si può anche dire che tra fine secondo e inizio terzo quarto sembrava poter prendere il controllo della partita la Carpegna Prosciutto, ma è bastato che Allen si impegnasse un pochino ed il match è rimasto saldo nelle mani di Brindisi. L’americano, che in settimana è stato al centro di una polemica con i suoi tifosi, si è fatto perdonare a suon di triple e penetrazioni, per lo più regalate dalla difesa imbarazzante di Pesaro.
Spiro Leka ci ha anche messo del suo, scegliendo dei quintetti leggeri contro i chili della Valtur. Zanotti prosegue il suo sciopero bianco e ancora una volta chiude con più falli che punti e tiri in una decina di minuti. Che la difesa sia molle lo dicono anche i falli, banali e continui commessi sulle penetrazioni di Brindisi (Laquintana per il 74-66 dopo uno show personale di Ahmad al 32’). Finisce così fuori in anticipo Quirino De Laurentiis e si ritrovano carichi di lucette rosse Imbrò e Parrillo.
Torna poi Leka a schierare di nuovo Bucarelli da play al fianco di Ahmad, con risultati non gratificanti. Ma questo ormai dovrebbe averlo capito. Magari può essere utile un consiglio da parte di Mauro Procaccini, storico play e allenatore pesarese che ha seguito il match in tribuna, sulla costruzione del gioco.
È evidente che questa quadra vince solo contro compagini che si presentano con grandi assenze, vedi Cento. La società per ora non cambia, un nuovo americano con punti e visione e un lungo italiano sarebbero le pedine ideali.
Di certo, in attesa dei rinforzi tanto attesi, ci sono le prossime avversarie, forti e agguerrite: il primo dicembre Cantù, l’8 Torino. Entrambe in casa, con la speranza che i tifosi arrivino in pace, ma lo striscione ‘fuori la politica dalla VL’ mostrato a Brindisi non lascia molte speranze.
Raffaele Vitali