PESARO – Contro Avelino Pesaro soffre sempre. Nell’incrocio 2018-2019, vittoria e sconfitta sempre per due punti. Nel 2024, di nuovo il brivido, ma alla fine il tabellone premia la squadra di coach Sacripanti (82-77). I due punti sono la cosa migliore della partita che ha nuovamente mostrato alcuni lati deboli di questa VL che si sta lentamente assemblando.
È leggera la Carpegna Prosciutto, ma poi arriva Eric Lombardi che segna 28 punti e per qualche ora tutti lo dimenticano. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, nel primo quarto siamo stati bravi a punire i cambi di Avellino” commenta Sacripanti.
Che sulla poca capacità dei suoi di chiudere il match dovrà lavorare. Non si può salire sul +10 e poi farsi rimontare, come non sempre ci sarà Imbrò, che sarà anche un play dai ritmi lenti ma che infila la tripla decisiva (77-70) quando Avellino si era illusa di avere completato la rimonta e sperava di approfittare delle difficoltà mentali di un gruppo che ha ancora paura di perdere. Soprattutto davanti al proprio pubblico.
La Vitrifrigo Arena è stata fondamentale, perché avere 4120 spettatori che incitano è davvero un valore aggiunto. Ancora di più quando hai giocatori che non prenderanno tanti rimbalzi ma sanno caricare la folla con le loro schiacciate. Ed è il caso di Lombardi, Zanotti, che ama andare a due mani sopra il ferro, e l’ancora indecifrabile Ahmad.
Vincere con il secondo Usa che non produce nulla è invece un buon segnale. Di certo in A2 gli americani sono determinanti, Sacripanti ha voluto Ahmad e il leggero King che deve ancora capire dove giocare e soprattutto come incidere. È un tre con centimetri da quattro, praticamente è schiacciato tra i movimenti di Zanotti e Lombardi e quelli delle guardie.
Tutto risolvibile, incluso l'eccesso di verve di Maretto che deve imparare a usare talento ed eneergia, tranne i chili sotto canestro. Ma di certo lavorare in settimana con due punti in più in classifica è più facile. Anche perché il campionato è lungo e al momento ha un solo ‘padrone’ previsto, ovvero la Cremona del preparatore atletico veregrense Torresi, che condivide la vetta con Rimini e la sorprendente Urania Milano.
r.vit.