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Basket A2. Pesaro domina, Leka attacca chi critica e spegne l'entusiasmo: "Non siamo da promozione. Giocatori fuori ruolo"

3 Febbraio 2025

PESARO – Dopo la vittoria contro Nardò la domanda che aleggiava era ‘quanto vale davvero la VL?’. Sono seguite un ko amaro ad Avellino e una vittoria in scioltezza contro Piacenza. Quindi, i dubbi sono rimasti soprattutto perché contro i lombardi ha fatto il record di punti, 118, dimostrando che quando la testa guida la mano il pallone entra.

Ognuno ha dato il suo contributo, a cominciare d Danilo Petrovic, il lungo non lungo, che coach Leka ha schierato da pivot nello starting five, “come faceva alle giovanili” precisa. Praticamente lo ha usato alla Zanotti, con la differenza che Petrovic ha fatto canestro meritandosi più minuti.

Bene? Mica tanto. Coach Spiro Leka a fine gara decide che è arrivato il giorno giusto per dire ai tifosi che non devono sognare. Poteva magari aspettare sabato, quando Cividale dirà davvero quanto vale Pesaro, almeno in casa. E invece, ha preferito spegnere il fuoco dell’entusiasmo all’improvviso. “Siamo onesti, non siamo costruiti per vincere il campionato”.

Il motivo è semplice, ha ereditato una squadra “con tanti giocatori che devono muoversi fuori ruolo”. E per essere più credibile ricorda a tutti l’inizio di stagione della Carpegna Prosciutto: “Questo gruppo sta facendo cose straordinarie, era partito con otto sconfitte in undici partite. Ma ci siamo rimessi in carreggiata”.

E quindi? Emergenza finita, valore tecnico esploso come previsto da chi, coach Sacripanti, aveva costruito il tutto? Ad ascoltare Leka sembra proprio di no, anzi è quasi un miracolo quello che sta accadendo. E per questo il coach non vorrebbe sentire critiche dopo le sconfitte. “Qui c’è gente che appena perdiamo una partita ci vomita addosso. Sono quelli che entrano gratis con i biglietti della società, non chi sale su un pulmino per seguirci”. Parole al miele per la curva, che lo sostiene con determinazione e che spera che quanto detto dopo una gara stravinta sia solo una provocazione.

Anche se Leka non si ferma qui: “Ci sono dieci squadre più forti o più strutturate di noi. Giocheremo otto volte in trasferta e quattro in casa, sarà tutto molto difficile”. Partire sconfitti sarebbe però sbagliato: “Sbucciamoci le ginocchia e ci proviamo a vincere”. E questo spetta a lui, il coach che non ama le partite infrasettimanali “perché pericolose e perché vanno affrontate senza farsi male, altrimenti ci tocca andare a Lourdes.

Gita che al momento non è servita ai ‘bombardieri’ biancorossi, considerando le percentuali stellari dalla lunga distanza contro piacenza di Imbrò, King e del solito Ahmad, senza trascurare i pick and roll di De Laurentiis, l’unico lungo che gioca nella sua vera posizione. I 118 punti finali sembrano così pesanti dopo le dichiarazioni di Leka, Pesaro si sognava in mongolfiera e invece si ritrova un pallone bucato che sale e scende.

Ma chissà che non siano invece i giocatori biancorossi, più che la società, a ribellarsi alla visione del coach, confermando quanto fatto vedere negli ultimi due mesi, ovvero che valgono almeno l’ottavo posto in classifica, posizione finalmente raggiunta dopo l’ultima vittoria.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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