LECCE – Chi ben comincia… ed è proprio il caso di dirlo commentando la vittoria della Carpegna Prosciutto Pesaro in casa di Nardò. Due punti importanti, perché sono i primi in A2, la categoria che accompagnerà i biancorossi fino a maggio, e perché in contemporanea tante big cadevano e restavano così a zero. È il caso di Cantù, Forlì e Brindisi.
Pesaro non si è distratta. A dire il vero ci ha messo dieci minuti per ingranare la marcia, soprattutto ce ne hanno messi dieci i due americani debuttanti in Italia. Poi King e Ahmad hanno dimostrato che il talento visto da Sacripanti è realtà. A loro si aggiunge la solida prova di De Laurentiis, su cui c’erano i dubbi più grandi. Ed è arrivata la conferma di Bucarelli come giocatore di categoria con cui poter puntare a traguardi importanti.
Il secondo quarto è stato impressionante, 33 punti segnati e solo 11 subiti. Dieci minuti di show, con americani e Maretto sugli scudi, che sono proseguiti nel terzo periodo, dove però entrambe le squadre hanno smesso di difendere. Buon per la VL che aveva chiuso in vantaggio di 18 punti i primi due quarti.
Quello che diventa invece meno comprensibile è il calo dell’ultimo periodo, pieno di errori banali e di disattenzioni difensive. Se davanti non ci fosse stata Nardò, la più incredibile delle sconfitte si sarebbe potuta materializzare. Finisce 78-86, cinque uomini in doppia cifra, segno di voglia di passarsi la palla in campo, e il controllo sotto i tabelloni, in quello che dovrebbe essere l’aspetto più debole del roster. Nardò non era l’avversario più temibile, con Vigevano, che ha perso in volata con Cremona, si alza gi l’asticella.
“Bene, bravi, siamo un gruppo solido che non alza le braccia. Neppure davanti a un talento come Woodson (27 punti). Senza Petrovic abbiamo puntato su quintetti più leggeri e veloci, è stata una mossa vincente” le parole a caldo di coach Sacripanti, che già guarda a mercoledì, al debutto casalingo contro Vigevano.
r.vit.