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Baricco legge Baricco al teatro dell'Aquila: "Non recito, ogni volta è diverso"

15 Febbraio 2020

FERMO – Una domenica da non perdere al Teatro dell’Aquila di Fermo. Arriva Novecento: elegante, leggero, essenziale ed emozionante, lo spettacolo è stato creato dallo stesso Baricco insieme a Tommaso Arosio, Eleonora De Leo e Nicola Tescari. Scritto per un attore (Eugenio Allegri) e per un regista (Gabriele Vacis) Novecento fu, dal debutto nel giugno del ’94 ad Asti, un successo immediato e duraturo, con numerose interpretazioni e adattamenti fra cui il film di Tornatore La leggenda del pianista sull’oceano.

“Era da un po’ – afferma lo scrittore torinese – che covavo questa idea di provare, una volta, a leggere io, nei teatri, Novecento. Dopo vent’anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall’altro, ho pensato che tornare un po’ alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei. Così ho messo in piedi questa produzione, immaginando uno spettacolo elegante, leggero, essenziale ed emozionante”.

Negli anni fra le due guerre, abbandonato sulla nave dai genitori e ritrovato sopra un pianoforte da un marinaio, Danny Boodman T.D. Lemon Novecento trascorre tutta la sua esistenza a bordo del piroscafo Virginian, senza trovare mai il coraggio di scendere a terra. Impara a suonare il pianoforte e vive di musica e dei racconti dei passeggeri. Sul grande transatlantico, Novecento riesce a cogliere l’anima del mondo. E la traduce in una grande musica jazz.

Baricco non recita, non spiega, non si fa personaggio. Legge un testo: la storia che ci racconta è quella dell’artista che ha vissuto sempre su una nave e che su quella nave deciderà di morire, perché la paura e il disagio di fronte al mondo, una nave troppo grande per lui, sono così paralizzanti da decidere di morire insieme alla nave dismessa.

“Leggere un testo, quel mio testo. Sono sicuro che lo farò ogni sera diverso, perché non sono un attore e non riesco a immaginare di salire su un palcoscenico a fare una cosa che so già come finirà. Quindi probabilmente ogni volta ci sarà un colore diverso, una durata diversa, una felicità diversa. L’unica cosa che ho deciso è che ci sarà un intervallo. E che in linea di massima lo farò al chiuso, niente piazze o teatri all’aperto: il reading è un animale fragile, che ha bisogno di raccoglimento. Un paio di anni e poi mi fermo. Una dozzina di date all’anno. Non di più. Così magari riesco a farle tutte indimenticabili. Quanto meno per me”. Appuntamento per una delel date domani alle 17.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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