FERMO- Manuela Bora, bocconiana approdata in regione Marche a furor di voti cinque anni fa, ha le idee chiare sulle riaperture delle attività nelle Marche. insieme con Asur e associazioni di categoria, sta pianificando una road map accelerata: “Dobbiamo ancora essere prudenti, ci vuole la massima sicurezza”.
Nel campo di parrucchieri ed estetiste, l'obiettivo era riaprire il 14 maggio, “ma verosimilmente sarà il 18, ma avremo le idee più chiare dopo la simulazione dell’8 maggio in due aziende per verificare il rispetto delle misure di sicurezza, la sanificazione, l'uso di dispositivi di protezione da parte del personale e della clientela” spiega l’assessora.
Il protocollo, sul quale è in corso in confronto con il Governo, racconta Bora, ha suscitato molto interessa anche in altre Regioni: “Ho ricevuto varie chiamate da colleghi che chiedevano di poterlo vedere». «Ci siamo assunti una responsabilità - aggiunge -, ma era necessario anche per evitare fenomeni di abusivismo, con conseguenti rischi sanitari”.
Al contempo è partito il lavoro sul secondo protocollo che riguarda bar, ristoranti e anche commercio ambulante. Si cerca di anticipare la riapertura, ma, soprattutto, anche qui conta “la massima sicurezza”. Bora non vede esercizi pubblici con barriere di plexiglas, piuttosto “le distanze saranno fondamentali”.
Un ruolo chiave, anche secondo l’assessora, lo rivestiranno i Comuni “e dalla loro disponibilità a offrire almeno temporaneamente suolo pubblico. Se si sentono sicuri, i clienti tornano”. Terzo protocollo è quello per i negozi di abbigliamento: “La situazione è piuttosto complessa, ma vedo che alcune aziende hanno cominciato a produrre sostanze e apparecchi per la sanificazione che non danneggiano le stoffe”.
@raffaelevitali