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Bankitalia promuove le Marche: grande performance del calzaturiero. "Ma il caro energia blocca lo sviluppo delle imprese"

15 Novembre 2022

FERMO – Segno positivo per tutti i settori di specializzazione della manifattura regionale. L'indagine condotta da Bankitalia ha evidenziato, in particolare, un diffuso aumento delle vendite nel calzaturiero nei primi 9 mesi dell'anno, dopo la debole dinamica registrata nel 2021. In generale  nella prima metà del 2022 il quadro congiunturale della regione è ulteriormente migliorato rispetto al 2021, con +5,7% dell'attività economica.

‘L'economia delle Marche’ di Bankitalia è il report presentato dal neo direttore Maurizio Cannistraro che ha evidenziato “un rafforzamento della crescita dei prestiti al settore produttivo a fronte di un ulteriore accelerazione di quelli alle famiglie”.

C’è un motivo. Per quanto riguarda i prestiti bancari alle imprese a giugno 2022 i finanziamenti “hanno accelerato al 2% dall'1,1% del 2021. Un andamento che ha riguardato solo le imprese di maggiore dimensione in un contesto in cui nel biennio 2020-2021 la crescita è stata determinata anche dalle misure governative di sostegno finanziario alle imprese durante la pandemia”.

Nei primi sei mesi dell'anno si assiste a una forte accelerazione dei prestiti alle imprese della manifattura (+4,2%) e delle costruzioni (+2,4%) mentre i servizi hanno decelerato (+0,8%). “Risultano accresciute le esigenze di finanziamento anche del capitale circolante per effetto di costi di produzione più elevati (rincari dei beni energetici e di altri input). I prestiti alle famiglie invece sono cresciuti del 3,9% (+1,9% nel 2021), si tratta soprattutto di mutui per l'acquisto di abitazioni che nel primo semestre segnano un +17% rispetto al primo semestre del 2021.

La liquidità delle imprese è rimasta su livelli elevati, anche se in riduzione nel corso dell'anno: l'accresciuto bisogno finanziario da parte del settore produttivo è legato anche all'aumento dei costi di produzione e si è tradotto in un'accelerazione dei prestiti.

Oltre al calzaturiero, bene il settore delle costruzioni è continuata la fase espansiva iniziata nella seconda parte del 2020, anche grazie al bonus 110%. Bene anche il commercio, che ha beneficiato della crescita dei consumi delle famiglie, e il turismo, che durante l'estate ha registrato un significativo aumento delle presenze dei visitatori italiani e stranieri. E questo ha portato il recupero dell'occupazione, avviatosi lo scorso anno: nel primo semestre il numero di lavoratori è aumentato in modo diffuso tra i settori e con pari intensità nella componente subordinata e in quella autonoma.

In generale, i prestiti erogati ai marchigiani sono cresciuti del 2,5%. Positivo e in aumento l'apporto del credito al consumo. Tra l’altro – spiega Bankitalia nel report - fino a giugno 2022 la qualità del credito a imprese e famiglie è rimasta elevata e il tasso di deterioramento è ancora basso nel confronto storico e in linea con il dato medio nazionale: per le famiglie lieve riduzione allo 0,6%, per le imprese stabile all'1,8%”.

La qualità del credito alle imprese non ha finora mostrato segnali di peggioramento, si legge, nonostante il venir meno della moratoria pubblica alla fine dello scorso anno. Il tasso di deterioramento del credito alle famiglie è ulteriormente sceso, mantenendosi su livelli bassi nel confronto storico. I depositi bancari di famiglie e imprese hanno rallentato, dopo l'intensa espansione connessa con l'accumulo di liquidità a scopo precauzionale osservata durante la crisi pandemica.

Guardando ai fattori di rischio sui prestiti alle imprese, “si è ridotta la quota di imprese che prevede di chiudere l'esercizio 2022 in utile”. Il direttore ha spiegato che “per le imprese intervistate la spesa per l’energia elettrica e gas ha superato un decimo dei costi complessivi per il 28 per cento delle imprese, percentuale raddoppiata in un anno. E così nuove strategie di sopravvivenza: aumento dei prezzi di vendita, riduzione dei margini di profitto e rinegoziazione dei contratti con i fornitori”.

redazione@laprovinciadifermo.com

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