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Bandiera Blu, il volano del turismo: le Marche puntano il podio. Cinque comuni fanno brillare il Fermano: siamo mete sostenibili

14 Maggio 2024

di Raffaele Vitali

'Il cielo è sempre più blu' ma anche le spiagge. Se Rino Gaetano fosse ancora in vita, mai come quest’anno sarebbe lui il protagonista della grande festa che le Marche metteranno in campo per celebrare le 19 bandiere blu che sventolano sulla costa dopo la decisione della FEE di riammettere Porto Sant’Elpidio. Un ingresso che porta la regione al quinto posto in Italia, con tanto di soprasso sulla Toscana.

È della Liguria il primato nel numero di località con il riconoscimento di Bandiera blu assegnato dalla FEE Italia sono 34, lo stesso numero di un anno grazie a due uscite compensate da due ingressi, quelli di Borgo Verezzi e Recco. Segue la Puglia, che sale a 24 Bandiere blu, registrando 3 nuovi Comuni e una uscita. Sul podio con 20 la Campania e la Calabria, entrambe con una new entry.

È il momento poi delle Marche con 19 seguita da Toscana con 18 e Sardegna con 15, come l’Abruzzo. Lontane il Veneto e l’Emilia Romagna con nove. "La nostra Italia è sempre più blu. Con l'ingresso delle nuove località, l'Italia sale a quota 485 spiagge certificate per l'eccellente qualità del mare e le buone pratiche di sostenibilità ambientale, ossia oltre l'11% di quelle premiate al mondo: un riconoscimento che attesta, ancora una volta, l'alto livello dell'offerta italiana in termini ecologici, di servizi e di accoglienza. Oltre a essere un alleato in più nell'accrescere la competitività, la visibilità e la reputazione delle strutture e del brand 'Italia” commenta la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

Il Fermano contribuisce con i suoi comuni. A cominciare da quello più a sud, Pedaso. “Grande soddisfazione, per il 12esimo anno possiamo presentare la bandiera blu sulla nostra costa. È uno stimolo per percorrere nuove strade ambientali e sostenibili. Una valenza in prospettiva futura, con la realizzazione degli importanti investimenti legati alla difesa costiera in fase di realizzazione. Il volto del mare pedasino si rinnova, ma manterrà la sua bellezza e naturalezza” commenta Giuseppe Galasso, il vicesindaco che a Roma ha ritirato il vessillo per il piccolo comune al centro di ingenti investimenti turistici.

Soddisfatti anche il sindaco Valerio Vesprini e l’assessore Fabio Senzacqua del comune di Porto San Giorgio:  “La bandiera blu è un orgoglio per tutti i sangiorgesi. Siamo riusciti ancora una volta a centrare questo obiettivo nonostante le complessità dei parametri della Fee. Ogni anno cresce il nostro impegno anche in favore dell’educazione ambientale, con iniziative specifiche portate avanti assieme al centro La Marina Ecoidee in favore della conoscenza del mare, della sua storia e delle sue ricchezze”.

Per Fermo c’erano l’assessore Ciarrocchi e i consiglieri Faggio e Pascali. “Un riconoscimento che porta turismo” il messaggio mandato dal sindaco Calcinaro. il Più emozionato ovviamente il sindaco di Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella, accompagnato dall’assessora Bracalente, che riporta il vessillo in città dopo anni. "Che dire...ce l'abbiamo fatta" il messaggio dell'assessora via social.

A completare l’asse della costa dei Sibillini c’è Altidona, con la sindaca Porrà impegnata da anni in politiche di tutela del litorale che dopo le nuove scogliere sarà presto arricchito anche di nuovi stabilimenti.

La Fee si basa su 32 criteri che vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio per una attenta salvaguardia dell'ambiente. Per Claudio Mazza, presidente Fee, “aumenta il numero delle bandiere, ma a crescere è soprattutto la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini, ai quali va il merito di questo riconoscimento. Ogni Amministrazione Bandiera Blu sa bene che una gestione virtuosa del territorio passa necessariamente anche dalla formazione e dal coinvolgimento dei singoli, delle scuole, delle associazioni, delle attività locali, di tutti gli operatori”.

La Fee, fondata nel 1981, è un'organizzazione internazionale non governativa e no-profit, registrata come charity nel Regno Unito e con sede centrale a Copenaghen in Danimarca, attualmente presente in 81 Paesi nei cinque Continenti. L'obiettivo principale dei programmi Fee è la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, attraverso molteplici attività di educazione e formazione, con una particolare attenzione alle scuole di ogni ordine e grado.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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