FERMO – È arrivato in punta di piedi, non era facile prendere in mano il Banco marchigiano dopo l’era Moreschi, che aveva portato la banca locale al fianco di un colosso come il Forum Ambrosetti. Ma passo dopo passo, negli ultimi due anni, il nuovo direttore generale, Massimo Tombolini, ha ridisegnato l’operatività dell’istituto che ha base a Civitanova Marche ma si sta sempre più radicando in regione.
“Abbiamo una patrimonializzazione che supera i 100 milioni di euro e una liquidità tra le più alte del Gruppo Cassa Centrale. Inoltre, la qualità del credito è in continuo miglioramento: i crediti deteriorati sono scesi al 3,2% del totale, con un livello di copertura quasi all'80%” commenta il presidente Sandro Palombini.
Un quadro che dà stabilità ai clienti in primis: “Solidità finanziaria e patrimoniale, innovazione digitale e continuo sostegno a famiglie e imprese sono i fattori che ci hanno permesso di erogare oltre 100 milioni di euro di prestiti” prosegue il numero uno.
I conti in ordine permettono di agire: “Nel 2024 abbiamo destinato circa mezzo milione di euro a iniziative sportive, culturali, ambientali e sanitarie. Tra i progetti più significativi c’è la campagna di prevenzione ‘Quattro passi per una vita sana’, promossa con la nostra Cassa Mutua MarcheVita ETS, e il sostegno all’Unità di Allergologia dell’Ospedale di Civitanova Marche. Continueremo a lavorare in questa direzione per generare valore per le comunità locali”.
Ampliando sempre più i destinatari: “Crediamo nelle persone e stiamo investendo in formazione e ricambio generazionale, puntando su giovani talenti. Appartenere alla Cassa Centrale Banca ci permette di accedere a finanziamenti rilevanti per sostenere progetti imprenditoriali importanti del territorio e beneficiare di investimenti significativi in tecnologia e innovazione. Ricordando sempre – conclude il presidente – che testa e cuore della Banca operano nei nostri territori e non altrove”.