Da Tipicità alla Poderosa, in tanti bussano e trovano la porta aperta dell'istituto di credito di Civitanova Marche.
CIVITANOVA MARCHE – Cresce e investe, tra l’altro sempre di più nel Fermano. prima la Poderosa, ora Tipicità, dove ha preso il posto di un colosso come Ubi.
Un istituto giovane, nato nel 2018 dalla fusione della Bcc di Civitanova con la Banca di Suasa, che ha chiuso il 2019 con un utile di 8,2 milioni. Il margine d'interesse, pari a 14,3 mln e' in linea con il 2018 mentre la parte dei ricavi da servizi si caratterizza per un incremento dell'11% e rafforza la redditività del Banco. I costi operativi calano del 14%. Il totale dei mezzi amministrati, ormai prossimi alla soglia del miliardo, si legge in una nota, segna un incremento del 3,7%. Gli impieghi crescono del 2% mentre i crediti deteriorati, dopo la cessione di 30 milioni di npl, calano al 4% netto. Il total capital ratio è del 19%.
“Siamo ai massimi livelli di efficienza di sistema” sottolinea il direttore generale Marco Moreschi, arrivato a Milano insieme con l'uomo mercato, Stefano Cicalini, per sostenere Tipicità alla Bit: “Ci piace il progetto, insieme vogliamo mettere in evidenza bellezze ed eccellenze marchigiane. Vogliamo essere una banca del territorio e non solo uno slogan”.
Del resto, il giovane istituto ha già 24 filiali in quattro province delle Marche: “Il livello di patrimonializzazione, la capacità di produrre reddito e la fortissima contrazione dei livelli di esposizione al rischio ci fanno guardare con fiducia al futuro” conclude Moreschi.
Raffaele Vitali