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Bambini sugli spalti, sfottò tra tifoserie e il 2011 dimenticato: la Fermana regala un sorriso a mister Pantera

6 Marzo 2022

di Valetina Sabelli

FERMO - Sono stati novanta minuti di emozioni. Il derby. Tanti i dorici accorsi per tifare i loro undici e si sono fatti sentire. Una domenica che avrebbe potuto essere colorata dai colori sociali e invece è stata sporcata da qualche testa calda che non ha compreso il senso vero dello sport.

Una vittoria, quella dei canarini che pesa come un macigno. La rivalsa di mister Pantera che, quell’8 maggio del 2011 era in campo e ha visto scivolare via la promozione come sabbia tra le mani; c’era la Curva Duomo piena. C’era la speranza e c’è stata fino al 94’ quando un ex gialloblù ha decretato l’Ancona prima della classe e pronta per il campionato di serie D.

Oggi i cori, le bandiere (anche della pace a sostegno della situazione in Ucraina, ma che poco hanno a che fare con ciò di cui si sono resi protagonisti i tifosi ospiti), i tamburi, gli sfottò e il famoso “pan cu l’ojo”.

Sono stati 90 minuti “testosteronici”. Le immagini più belli? Mbaye che ha teso sempre la mano all’avversario a terra. Il goal di Pannitteri che ha fatto esplodere la tribuna ovest. Le giovanili della Fermana in curva in divisa di rappresentanza. I tanti bambini con la sciarpa gialloblù al collo, il cappellino sociale e la maglia dei loro campioni. Il vento gelido che non ha mai abbandonato il campo. Il sole spuntato al triplice fischio finale.

E’ stata la domenica dei fermani che avevano bisogno dell’occasione per cancellare quell’8 maggio del 2011.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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