*Un lungo confronto con i consiglieri di minoranza di Amandola e poco prima con l’assessore regionale Francesco Baldelli per parlare della situazione ospedale.
L’assessore ci ha informato sullo stato di avanzamento dei lavori e sull'impegno già messo in campo in tema di edilizia sanitaria e ospedaliera volto ad adeguare il presidio amandolese ai requisiti necessari perché la struttura possa rispondere ai requisiti di legge di un ospedale in area disagiata.
Nel nuovo ospedale in costruzione ci sono state numerose difficoltà, sia a livello di progettazione sia a livello di funzionalità per evidenti storture derivanti dalle scelte della passata giunta regionale. Per questo l’attuale maggioranza sta buttando il cuore oltre l’ostacolo avendo stanziato nuovi fondi.
Abbiamo affrontato anche il tema della struttura provvisoria, che dovrebbe ospitare il reparto di medicina, che il Sindaco ha più volte dichiarato terminato e pronto all’uso. È evidente che le mancanze non si esauriscono ai soli collaudi.
Un reparto di medicina non può essere scollegato dai necessari servizi ospedalieri di supporto. Chiaramente la decisione sull’apertura o meno è e rimane di natura tecnica e non politica. Cosa accadrà quindi se i tecnici Asur non dessero l’autorizzazione all’apertura del reparto? Sarebbe un ulteriore clamoroso errore della precedente amministrazione regionale e dall'attuale sindaco che graverebbe sulle spalle dei cittadini del comprensorio.
La proposta avanzata dai consiglieri comunali è di usare i 190 mila euro da donazioni finalizzate al ripristino del vecchio ospedale per ripristinare alcuni spazi nel vecchio nosocomio dove, tra le altre cose, ad oggi funzionano la dialisi, la radiologia, il punto prelievi, il PPI, la Potes oltre agli ambulatori e dove si stanno somministrando i vaccini Covid. Il vecchio ospedale va in ogni caso valorizzato. Una struttura simile non può essere lasciata in tali condizioni”.
il segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Andrea Balestrieri