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Balestrieri e Marcozzi: 5G, capire e intervenire

11 Maggio 2020

*Ho avuto modo di leggere l' iniziativa dei tanti comuni del fermano di sottoscrivere un documento che dica chiaramente "no al 5G". Sicuramente un' iniziativa lodevole, questo va detto che però a mio avviso deve trovare pieno appoggio e sinergia con il Parlamento e il Governo.

Il segretario Fdi Andrea Balestrieri

È sempre complicato parlare di tecnologia e "tuffarsi" dentro certi argomenti è sempre molto insidioso; è quindi giusto lasciare la parola ai tecnici che possono illustrare in maniera chiara e trasparente quello che i sindaci hanno iniziato. Andando a considerare l' aspetto politico non posso però non evidenziare come un organo come la provincia di Fermo che può raccogliere le istanze di tutti non sia stato ad oggi incisivo per la questione. È dalla provincia che devono partire le azioni più importanti del territorio, specie se si parla della salute pubblica.

Noto che Porto Sant' Elpidio si è defilato dagli altri due comuni dell ambito XX, come noto che su 40 comuni 5 non hanno aderito. Attenzione, anche se un iniziativa lodevole quella intrapresa dai sindaci non deve rimanere solo un foglio, occorrono certezze che forse questi 5 comuni non avranno visto. E allora, proprio alla luce di tutto ciò occorre a mio avviso una forte azione politica con proposte serie da mettere sui tavoli per poi portarle a Roma.

Prima di parlare di 5G, occorre proporre seriamente una sensibile riduzione dei livelli di legge delle onde elettromagnetiche; occorre raggiungere un obiettivo che punti alla qualità e alla sicurezza preservando ovviamente la tecnologia che inevitabilmente fa il suo corso e che ogni giorno sempre di più fa parte della nostra quotidianità.

Come detto all inizio avrei piacere di sentire pareri autorevoli di esperti; nella precedente esperienza amministrativa ho fatto parte della commissione affari istituzionali, trattando il tema del piano antenne; mi piacerebbe che l'ingegnere che allora curò tale piano ci potesse illustrare i pro e i contro della tecnologia 5G e come poter dare supporto all'iniziativa che 35 sindaci hanno portato avanti. Come responsabile della provincia di Fermo per Fratelli d'Italia, invito i comuni a collaborare tra loro perché la salute pubblica deve unire e non dividere. 
*Andrea Balestrieri, segretario Fratelli d'Italia Fermo

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*5G, buonsenso e certezze. Non c’è spazio per i pregiudizi. La Regione deve esprimersi. La nuova tecnologia che avanza è materia di discussione anche nelle Marche.

La consigliera Jessica Marcozzi

In queste ore ben 35 Comuni su 40, ad esempio, della Provincia di Fermo, hanno firmato un’ordinanza che vieta a chiunque la sperimentazione o l’installazione del 5G sui rispettivi territori comunali. Il motivo, condivisibile, è che prima di qualsiasi avvio della nuova tecnologia si esigono approfondimenti sull’incidenza sulla salute delle persone, rassicurazioni scientifiche. Richiesta legittima e, appunto, assolutamente condivisibile.

E’ comunque innegabile che, come in un periodo come quello che stiamo vivendo, la tecnologia si è dimostrata importante, a volte essenziale, nel poter continuare a lavorare, ad avere relazioni sociali. Non c’è spazio per pregiudizi. Dati certi in tempi rapidi.

Ecco perché l’Amministrazione regionale non può tacere, non può lasciare i sindaci ancora una volta da soli su un tema così importante, delicato e sentito dalla cittadinanza. Urge l’emanazione di una legge regionale per il bene di tutti, la Regione non faccia orecchie da mercante dinanzi alle prese di posizione dei sindaci e dei territori.

*Jessica Marcozzi, consigliera regionale Forza Italia

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