FERMO – Questa volta hanno detto basta. La situazione di Lido Tre Archi resta sempre esplosiva. E la riprova è arrivata dalle dimissioni in massa del comitato direttivo del centro sociale, uno dei baluardi di civiltà e integrazione nel complesso quartiere.
Baby gang e criminalità dietro la decisione. La Prefettura ha subito convocato comitato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica insieme con i vertici del Comune e di tutte le forze dell’ordine. “Lido Tre Archi – sottolinea il prefetto al termine dell’incontro – è sotto controllo”.
Ma ci sono indagini in corso su quanto accaduto al centro sociale, con i carabinieri impegnati a ricostruire i fatti che hanno portato alle dimissioni del direttivo e quindi alla chiusura del centro. “L’amministrazione comunale – precisa il prefetto – ha assicurato che provvederà in tempi brevi a rinnovare i componenti riaprendo così il centro sociale che è un luogo di aggregazione soprattutto per le situazioni di maggiore fragilità e vulnerabilità presenti nella zona”.
Il sindaco Paolo Calcinaro ai gestori può dire solo grazie: “Dobbiamo ripensare la funzione proprio dello spazio e dell’intera zona che si ingrandirà. Immaginare una polisportiva, considerando i servizi che ci saranno a disposizione. Noi vogliamo riaprire, ma non è la fretta in questo momento la scelta giusta pur capendo l’importanza del luogo anche per la fascia più anziana”.
L’ultimo appello del primo cittadino è alle Forze dell’ordine: “Agenti sono spesso presenti, ma se i controlli anti Covid continuano a essere dominanti è tutto più complicato. La speranza è sempre di avere il presidio giornaliero di più pattuglie, ma siamo realisti soprattutto di fronte a una situazione a livello normativo che complica le espulsioni e quindi anche il lavoro delle forze dell’ordine”.
E questo mentre proseguono i lavori di riqualificazione del quartiere con la costruzione di una palestra, un’area fitness all’aperto, un centro polifunzionale, con la copertura di uno dei due campi. “E non si fermano i controlli delle forze dell’ordine, Polizia Municipale inclusa per limitare occupazioni abusive e reati ambientali” conclude il prefetto.
Raffaele Vitali