FERMO – Funzionano le giornate di primavera del Fai, c’è poco da dire. Il tempo ha avuto pietà e dopo una mattinata indecisa, tra pioggerellina e nuvole, ecco il sole dominare sopra il Girfalco. Vicoli, piazza del Popolo e angoli nascosti si animano tra i volontari coordinati dalla capo delegazione Falzetta.
Mentre nei ristoranti si mangia, è un bel vedere il loggiato di San Rocco completamente pieno, in sicurezza, e così piazzale Azzolino e i tanti locali della città che hanno uno scorcio di cielo da condividere con i clienti.
Tornando al Fai, Fermo ha messo a disposizione principalmente i luoghi della curia. L’arcivescovo Rocco Pennacchio non ha esitato nel dire sì, aprendo a turisti e tanti fermani i giardini pregiati, da quello del museo diocesano a quello piccolo e ben curato con i due ulivi dove passeggia solitamente solo il capo della diocesi fermana.
A raccontarli i baby ciceroni armati di fogli con gli appunti. Piccoli gruppi che si muovono con un paio di guide a supporto, massimo dieci persone. Non ci sono quindi serpentoni, ma questo rende i tour agevoli e soprattutto ognuno riesce a cogliere la bellezza dei luoghi, a cominciare dal particolare di una fonte che a volte non si nota per arrivare alle volte della Sala degli Artisti, co Cardarelli che mostra anche la cabina di proiezione, spiegando le differenze tra digitale e analogico.
Questa Fermo, poi c’è il mondo di Pedaso, con tanti giovani ciceroni che si sono preparati a scuola coordinati dalla professoressa Annalinda Pasquali. Tanti luoghi da conoscere, dalla Bimp nella parte storica alla chicca dell’osservatorio astronomico da raggiungere magari a piedi salendo dal mare lungo le scalette che costeggiano il faro. C’è tutto domani per farlo, di certo non ve ne pentirete. Le visite vanno prenotate sul sito del Fai.
r.vit.