FERMO – “Ero spaventato e mi sono difeso” queste le parole di Paolo Finucci al giudice durante l’udienza di convalida nel tribunale di Fermo. Ad assisterlo l’avvocatessa Natale. Questo mentre si volgeva l’autopsia sul corpo di Marzio Marini, l’uomo rimasto ucciso durante una lite a Belmonte Piceno.
Ad eseguire l’esame autoptico il medico legale Alessia Romanelli insieme con Rino Froldi, con loro i consulenti delle due parti, Rosini e Tombolini. L’autopsia ha confermato che l’uomo è morto dissanguato, nonostante il tentativo di tamponare la ferita con la maglietta di Finucci da parte della donna che si trovava con i due uomini sul luogo del delitto. L’autopsia avrebbe escluso la coltellata alla schiena. Di certo i colpi, tre quelli evidenti, sono tutti arrivati nelle zone vitali di Marini attraverso un grosso coltello da cucina. Elemento che fa dire ai legali della famiglia Marini che ci sarebbe stata una volontà precisa di uccidere. Prelevati anche altri liquidi, i risultati finali dell’autopsia arriveranno entro tre mesi.
Terminata l’autopsia, il corpo di Marini è stato consegnato alla famiglia e domattina (venerdì) alle 9 si terranno i funerali nelal chiesa di San Paolo a Montegiorgio.