PORTO SAN GIORGIO – Non solo mascherine e assembramenti. L’attività delle forze dell’ordine prosegue senza sosta in ogni campo. Contro i ladri, ma anche contro chi sfrutta i lavoratori. È il caso di due autolavaggi a Porto San Giorgio, gestiti da un egiziano, che sono stati sequestrati al termine dell’indagine condotta dalla stazione di Porto San Giorgio insieme con il Nucleo radiomobile di Fermo.
Il titolare è finito nei guai dopo un lungo monitoraggio sui lavoratori impiegati effettuato insieme con i carabinieri dell’Ispettorato del lavoro. “È emerso – spiega il comando di Fermo – che c’erano due lavoratori privi di qualsiasi forma di regolarizzazione contrattuale, di cui uno anche senza permesso di soggiorno”. Non solo, durante l’indagine è subito risultato chiaro che mancasse il rispetto delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, incluso il non rispetto di uso di Dpi anti pandemia. “I due lavoratori erano tra l’altro impiegati con retribuzioni non conformi a quanto effettivamente svolto, senza concedergli il riposo settimanale, nonché con l’esecuzione di prestazioni lavorative articolate su 7 giorni alla settimana dalle ore 8 alle 20”.
In assenza di regolari contratti di lavoro, veniva decisa la sospensione dell’attività. “Il fenomeno dello sfruttamento del lavoro – conclude il comando provinciale - non è circoscritto ad alcune località d’Italia, ma è più diffuso di quanto si possa immaginare”.
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