Nel report del Gores il Fermano è cresciuto di 8 positivi toccando quota 241. La provincia di Pesaro-Urbino è sempre quella più colpita: 228 decessi, 1.507 casi positivi (32 più di ieri).
FERMO- Nessuna illusione, anche se su 824 tamponi esaminati ieri nelle Marche sono stati 177 i nuovi casi di positività al coronavirus (21,4%) portando il totale dei contagiati nella regione a 3.373 (9.884 test). Nel precedente aggiornamento i casi di positività erano stati 82 ma su 437 test (18,7%).
La curva continua a salire, ma in maniera molto più lenta. Ma a tenere la gente ventre a terra, perché siamo in guerra, ci pensa il presidente Luca Ceriscioli: “Il picco è atteso tra la prima decade e la metà di aprile".
Da qui l’urgenza del polo ospedaliero temporaneo con 100 posti di terapia intensiva, la cui gestione è stata affidata a un privato, seguendo il consiglio di Guido Bertolaso che ha indicato la Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta (Cisom). "E' chiaro che dobbiamo correre. Il privato va in deroga su tutto e, anche se oggi abbiamo procedure più snelle per poter operare, per quanto siano snelle non sono come un intervento privato, che non ha tutti quei problemi che hanno gli interventi pubblici" prosegue.
Nel bollettino del Gores ci sono 166 pazienti ricoverati nelle terapie intensive (4 più di ieri), 270 nelle aree di semintensiva (+13), 529 nei reparti non intensivi (+16) e ancora 188 nelle degenze post critiche (-21). Complessivamente, in tutta la regione, il numero dei ricoveri è salito a 1.153 (+12) a fronte di 3.373 contagiati, mentre le vittime, a ieri, erano 364 tra le quali 4 persone non residenti nella regione. Un quadro ancora di emergenza, nonostante la curva del contagio salga, negli ultimi 9 giorni, a un ritmo più lento. Complessivamente, dall'inizio della crisi, i test negativi risultano 6.511 a fronte dei 9.884 registrati ad oggi.
Nel report del Gores il Fermano è cresciuto di 8 postivi toccando quota 241. La provincia di Pesaro-Urbino è sempre quella più colpita: 228 decessi, 1.507 casi positivi (32 più di ieri), 40 persone in terapia intensiva (+2) e 99 in sub-intensiva (ieri erano 107); in quella di Ancona, i contagi sono diventati 944 (+39) e finora le vittime sono state 68. Chi cresce in maniera esponenziale è il Piceno dove i positivi sono diventati 163, 55 in più in un giorno, frutto della nuova macchina che sforrnerà centinaia di tamponi ogni 24 ore. +47 anche nel maceratese, dove i contagiati sono 457.
E proprio questa crescita fa slittare l’atteso picco: “Se fosse considerata solo Pesaro-Urbino - ha spiegato il governatore - la curva sarebbe già a un certo punto, ma dovendo tenere conto che, nel frattempo, si sono attivati altri focolai in tutta la regione, è chiaro che il periodo si allunga". Non più fine marzo, ma metà aprile.
Raffaele Vitali