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Aule luminose, tetto sicuro, nuova mensa in arrivo: la don Dino Mancini è pronta. "Simbolo della ripartenza"

9 Settembre 2023

di Raffaele Vitali

FERMO – La corsa sulle scale in cerca dell’aula giusta. La gioia negli sguardi dei bambini. La determinazione in quella dei docenti. L’amore sui volti dei genitori. La soddisfazione nelle parole del sindaco Paolo Calcinaro e di tutti gli intervenuti. La don Dino Mancini, “la scuola primaria più grande della città di Fermo” ricorda la vice dirigente Ylenia Pagliari, riapre le porte dopo anni di lavori, dopo essere stata centro vaccinale, dopo aver subito danni con il terremoto del 2016.

“E’ un simbolo di rinascita, di tutti e per tutti” sottolinea il prefetto Michele Rocchegiani che ha tagliato il nastro insieme con Paolo Calcinaro e l’uomo che pigiò il bottone che diede il via alla pratica ‘don Dino Mancini’ all’Ufficio Ricostruzione, l’ingegner Andrea Crociani.

Una lunga attesa che viene premiata. Perché ora i 205 alunni hanno a disposizione una scuola “sicura in tutto e con nuovi infissi che la rendono più efficiente” riprende il sindaco. Undici classi, sei a tempo pieno, la palestrina rinnovata e soprattutto in arrivo una nuova mensa.

“Abbiamo intercettato un nuovo finanziamento per cui realizzeremo una struttura contigua di 54 metri quadri. La gara è già in corso, entro l’anno affideremo i lavori” aggiunge l’assessora Ingrid Luciani, ringraziata dal sindaco per quanto fatto in questi anni.

Lavori completati per milioni di euro, spalmati nel tempo. “Perché questa scuola prima ha vissuto il rifacimento del tetto, dopo il terremoto, poi - racconta Calcinaro che ha vicino a sé assessori e consiglieri comunali, molti ex alunni della Mancini - l’inizio dei lavori di efficientamento energetico, a seguire il cambio di destinazione perché non poteva garantire il distanziamento in classe, infine il cantiere per l’adeguamento sismico. Ora è pronta, accogliente, pulita, degna”.

Sono tante le famiglie che non sono volute mancare, non solo perché c’era da ascoltare il baby coro cantare l’Inno d’Italia. Potevano aspettare pochi giorni, il 13 si torna in classe, ma il desiderio di scoprire in anteprima dove i figli passeranno le giornate era grande. “La nostra dirigente non è qui, ma vi abbraccia tutti. Siamo una scuola con valori chiari e oggi rivedere la luce sui banchi ci riempie di gioia”.

Tradizione innovazione si incrociano all’Isc Betti, di cui la don Dino Mancini fa parte. la fotografia è nelle pareti in cui troneggiano le lavagne multimediali affiancate da quelle che si usano con i gessetti “che sono sempre utili se bisogna aggiungere qualcosa mentre si guarda un video si interagisce con lo schermo” spiega Laura Leoni, fiduciaria della scuola con Ludovica Lignite.

Entrare dentro, percorrere quei corridoi che due anni fa erano pieni di camici bianchi e mascherine, essendo stato l’hub vaccinale del capoluogo e a lungo anche della provincia, emoziona. Lo ribadisce in chiusura il sindaco mentre don Salvatore benedice le aule: “Abbiamo lavorato insieme, dall’ufficio tecnico che ringrazio (plauso agli ingegneri Torresi e Paccapelo, ndr) al corpo docente, dall’ufficio ricostruzione alle famiglie: quando è così Fermo può aggiungere ogni risultato”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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