FERMO – Non è la prima volta che accade, la sede della Lega a Fermo è stata imbrattata con della vernice rossa. “Un simbolo anarchico e le parole “Antifa Roma”. Un gesto grave, il secondo nella storia della sede di Via Mazzini”.
I due consiglieri comunali, Romanella e Giacobbi, hanno subito presentato denuncia: “Questo atto vandalico mascherato da politica è l'ennesimo nel centro storico: i cittadini ce li segnalano da tempo e solo venerdì scorso di notte sono state rotte delle fioriere in vari punti nei pressi di Piazza del Popolo”.
Tra l’altro la sede della Lega è di fronte all’ingresso del municipio, fattore questo che aumenta l’inquietudine. “Un atto preoccupante sia dal punto di vista politico che sociale. Politico perché la politica è fatta di confronto e non di vigliaccate e tutti sanno quanto la Lega Fermo sia aperta al confronto aperto e costruttivo. Sociale perché se espressione del disagio di qualche giovane ci mette difronte all'ennesimo interrogativo su cosa si stia facendo a livello di Amministrazione, più volte da noi sollecitata, per mitigare un fenomeno non trascurabile”.
L’attività politica comunque non si ferma: “Il gesto ovviamente non ci intimidisce né ci tratterrà dal confronto politico anche con chi è distante dalle nostre idee, ma è inaccettabile che si ricorra alla definizione di “fascista” data da chi usa il vandalismo come unico metodo di confronto” ribadiscono chiedendo una commissione consiliare per affrontare il tema della sicurezza nei vari quartieri.
Puntuale è arrivata la risposta del sindaco Paolo calcinaro che ha fatto anche pulire il tratto di muro: "La politica si fa con le idee, che però devono essere reali e non portare in giro la gente. Non con l'astio, l'odio, imbrattando simboli di altri che non la pensano come te. Non con l'insulto ma con la proposta. A Fermo un insulto verso la Lega o verso qualsiasi altra forza politica può durare solo per qualche minuto necessario per l'immediata rimozione".