FERMO – Da dove ripartirà il 2020 di Fermo? Fosse per Enrico Paniccià, amministratore delegato della Giano Spa, azienda calzaturiera che ha superato i 13milioni di euro di fatturato nel 2018 e continua a crescere, non ci sarebbero dubbi: “È per noi naturale, trovando i giusti interlocutori, sostenere chi ha buone idee: penso, ad esempio, alla programmazione culturale del comune di Fermo che ci vede da tempo partner proprio perché condividiamo la qualità delle proposte dell’assessore Francesco Trasatti”.
Quello che spiega Paniccià è fondamentale anche in vista della prossima tornata elettorale di maggio, dove Paolo Calcinaro, sindaco uscente, chiederà di essere confermato ai suoi cittadini. Ma avrà l’assessore alla Cultura nonché vicesindaco al suo fianco? Paniccià si augura di sì. Il rapporto creato è la riprova che non basta avere un’azienda che va bene, servono anche amministratori capaci di coinvolgere chi ha voglia di ridare al territorio in qualcosa di stimolante, concreto e vantaggioso per la collettività. E questo lo ha fatto Trasatti costruendo stagioni culturali di altissimo livello e investendo, con la Giunta, nel rilancio museale del capoluogo.
E così Giano c’è e ci sarà, sempre se le idee saranno buone e chiaramente con più convinzione se ci sarà ancora Trasatti proporle. “Noi continueremo nel percorso virtuoso di impresa che vuol crescere coltivando però i valori della solidarietà e della condivisione, in linea con una sensibilità che le è propria ormai da tre generazioni” sottolinea Paniccià che guida la terza generazione aziendale.
“Da dieci anni siamo tra i sostenitori del progetto Mus-e, un percorso laboratoriale incentrato sul linguaggio artistico e finalizzato all’inclusione sociale che tocca ormai oltre 450 alunni delle scuole dell’infanzia e primarie del territorio” sottolinea l’amministratore delegato della Giano. “Si tratta di una iniziativa che ha una proiezione nazionale ed internazionale e che è riconosciuta dal MIUR. Insieme a me tanti altri imprenditori credono nella bontà di questo progetto che viene offerto gratuitamente e che vuol contribuire a creare le condizioni per una crescita equilibrata e creativa dei bambini nella speranza che si possa costruire un futuro migliore per tutti”.
Per mantenere il profilo solidale, anche in occasione del Natale Giano si è contraddistinta donando ai dipendenti la sciarpa Telethon “perché crediamo sia importante sostenere la ricerca scientifica, a tutti i livelli”. Giano è un’azienda che crede nella restituzione al territorio della ricchezza prodotta attraverso il lavoro: “Se siamo quel che siamo, è perché lavoriamo in un determinato contesto fatto di straordinaria bellezza, di profondi saperi e grande umanità”.
Mettendo sempre il lavoro al centro, come dimostra l’accordo di secondo livello tra sindacati, lavoratori e dirigenza aziendale “che riconosce l’importanza della condivisione di un medesimo percorso qualitativo di crescita aziendale ed una forma di ridistribuzione alla forza lavoro sotto forma di premi e benefit” precisa l’Ad. Insieme si arriva al +13% rispetto al 2017, insieme si producono oltre 150 mila paia di scarpe presenti in centinaia di punti vendita, insieme si arriva a 200 dipendenti tra diretti e indiretti.
Raffaele Vitali