FERMO – Di prima mattina, tra un po’ di pioggia e raggi di sole, gli associati alla Cgil di Fermo si sono ritrovati davanti alla sede, a due passi dal centro. Con loro anche il senatore Francesco Verducci.
E come loro, centinaia di sedi del sindacato in tutta Italia. tutti uniti, a distanza per condannare la violenza che ieri a Roma si è abbattuta sulla Cgil nazionale durante la manifestazione ‘no green pass’.
“Un atto ignobile e di inaudita gravità. Un atto di vero e proprio squadrismo fascista in quello che è un luogo simbolo di diritti e libertà. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che riporta alla memoria periodi bui che non devono ripetersi e da condannare fermamente” sottolinea Daniela Barbaresi, Segretaria regionale della CGIL Marche.
La matrice della violenza per la politica p chiara. “Per questo – sottolinea Emanuele Fiano, deputato del Pd - domani presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti”.
Nel mentre, Alessandro De Grazia, segretario della Cgil di Fermo, è partito all’alba per prendere parte all’assemblea generale della Cgil convocata davanti alla sede devastata. “Aprire i nostri uffici di domenica è un segnale chiaro, non abbiamo paura. Risponderemo con fermezza a questo gravissima aggressione. Chiediamo - conclude la Barbaresi - a tutte le Istituzioni, e in particolare a Prefetture e Questure, di vigilare sulla sicurezza delle nostre tante sedi a tutela dell’agibilità sindacale e a garanzia dell’incolumità di coloro che vi lavorano”. Il sindacato rivendica il suo ruolo in difesa dei diritti costituzionali e delle libertà e per impedire che altri episodi di violenza possano ripetersi.