FERMO – Gli artigiani non possono attendere, devono capire e agire. “L’intelligenza artificiale è in continuo mutamento, cambia e cresce nell’utilizzo. Imprese e cittadini devono aggiornarsi. Questo ‘sistema’ farà la differenza nel lavoro e nella vita quotidiana. Per cui dobbiamo imparare a ‘comandarlo’. Ogni incontro che organizzammo ci serve per capre la realtà e per comprendere le mosse per poter dettare all’algoritmo cosa fare” sottolinea Emiliano Tomassini, presindete della Cna di Fermo che ha voluto fortemente l’incontro con il professor Emanuele Frontoni. Partendo dal suo libro, la discussione, moderata dStella Alfieri, si è poi aperta all’impatto che l’AI può avere nel sistema produttivo.
“Frontoni è ormai una persona illustre che gira per il mondo che sa però che ‘Fermo ti aspetta’ come gli scrivo sempre. Con il suo libro mette nero su bianco il ruolo dell’intelligenza artificiale e se lo scrivi devi dire la verità” riprende l’assessora Annalisa Cerretani che non nasconde perplessità.
“Le mie perplessità sono semplici: come renderebbe alleata alle risorse umane? I neurologi parlano di ‘neuroni schizzati’ nei bambini. Questa velocità poi non è cha va a creare problemi nelle relazioni? E cosa dire a chi teme di essere sostituito dall’AI? UN tempo avevamo l’enciclopedia, poi internet che ci spingeva ad assemblare i pezzi, oggi l’intelligenza artificiale con risposte complete di fronte a una domanda ben fatta. Io credo che le risorse umane siano ancora il punto fermo in cui muoversi. Poi sappiamo che in determinati campi porta dei grandi benefici. Come mediare?” domanda l’assessora al professore.
Che prima di intervenire incassa altri spunti, come quello di Giuseppe Vivace, referente formazione per la Cna nazionale. “Quella della macchina è una scelta tecnica tra possibilità definite e statistiche. L’essere umano non solo sceglie, ma in cuor suo può decidere. Questa è una frase di Papa Francesco. Parte da qui la discussione, dall’uomo che in cuor suo è capace di scegliere e decidere”.
No ha dubbi Vivace: “L’uomo sceglie se è capace di conoscere e governare le macchine. Perché se non le governiamo noi, ci governeranno loro. I lavori ripetitivi saranno liberati dall’emettere le fatture registrate e dal passare ore di lavoro noioso, perché lo farà la macchina. Perderà il lavoro il collega? No, migliorerà e aumenterà le competenze, farà consulenze, saprà rapportarsi con le imprese, seguirà investimenti, analizzerà i conti. Aumenterà la qualità del lavoro, l’AI libererà il lavoro se la usiamo come opportunità".
L’Ocse sostiene che con l’intelligenza artificiale si perderanno 87milioni di posti di lavoro, ma ne nasceranno 93: un saldo positivo. "Quindi dobbiamo studiare. Gli artigiani sono avvantaggiati, sono creativi. Certo, ci sarà un braccio meccanico che sostituirà l’imbianchino, ma la macchina non conoscerà le muffe e non mischierà i colori per dare quel tocco creativo dell’artigiano. Fotografi e grafica, la macchina fa molto, ma l’occhio che coglie il momento ce l’ha l’uomo”.
Sorride Emanuele Frontoni, il professore che sa adattarsi a ogni platea, trovando il modo migliore per comunicare il bello che c’è dietro l’AI: “La creatività difficile da sostituire? È la prima domanda che mi ponete. La risposta può essere varia".
Per aiutare a capire apre un sito internet che crea volti umani, difficile trovare qualcosa di più creativo. “Sapete chi è che lavora meglio in questo settore? Quale tipologia di giovani? Chi ha una formazione culturale larga, con tante materie umanistiche dentro e non un approccio iper tecnico. A livello universitario lo sperimentiamo ogni giorno. I nostri nerd faticano a muoversi qui dentro, perché hanno una visione molto ristretta e tecnica. Invece, serve una collaborazione tra discipline diverse, come accade dentro il Vrai. Bisogna uscire dal proprio dominio e parlare con gli altri”.
Fantasia e curiosità, oltre alle competenze. “Se guariamo al mondo, tante idee nate da queste parti sono poi interessanti per il resto del mondo (l e racconta nel suo libro, ndr). Questo per ricordare che non viviamo in un angolo sfortunato, ma giochiamo ruoli chiave in diverse aree”.
L’uomo non verrà sostituito, questa è una certezza anche per Frontoni: “La macchina sa generare cose nuove partendo da cose già scritte. Se abbiamo addestrato i nostri sistemi su borse rettangolari, il sistema genera borse rettangolari. E mai la farà tonda. Se a un certo punto viene fuori una circolare, perché da qualche parte gliela abbiamo fatta vedere, è intervenuto l’uomo”. Come sempre l’uomo decide, Papa Francesco ha ragione.