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Arte e musica a protagoniste a Fermo con la performance artistica di Riccardo Banfi

1 Agosto 2023

FERMO - Associazione Karussell e Cassa di Risparmio di Fermo, con il patrocinio del Comune di Fermo, presentano giovedì 3 agosto alle ore 19.00 nel giardinetto Carifermo, in Corso Cavour 17, la performance artistica di Riccardo Banfi. Un luogo al centro di un progetto di valorizzazione, che verrà riattivato grazie all’arte contemporanea.

Canzone d'amore è un karaoke di sole canzoni italiane d'amore. Sotto un cielo stellato e sullo sfondo della fotografia Pinguini al mare (2015), in cui un gruppo di pinguini gonfiabili si abbraccia sul bagnasciuga di una spiaggia assolata, il pubblico è invitato a eseguire 100 hit senza tempo della storia della musica italiana. Tra i brani scelti compaiono Nostalgia Canaglia, Amarsi un po’, L’appuntamento, Se telefonando…
Canzone d'amore si distingue dal concetto tradizionale di karaoke come forma di intrattenimento. L’accento è infatti posto sulla musica in quanto strumento espressivo, comunicativo e di condivisione che trascende i limiti d’età, provenienza e identità.

More Than This… è la canzone che Bob (Bill Murray) canta nella sequenza chiave di Lost in Translation al Karaoke Kan di Shibuya, durante la scena di vita notturna che vede i due protagonisti, Bob e Charlotte (Scarlett Johansson), entrare in perfetta risonanza e svelare i propri caratteri, mostrando a gesti e con le canzoni, le proprie fragilità e malinconie. Durante la scena, lo scambio di sguardi e i testi delle canzoni amplificano il sottotesto di affinità presente tra i due personaggi. Cantare è il loro modo di “tradurre” l’attrazione che sentono l’uno per l’altra. Quello del karaoke è un momento importante che disegna le connessioni emozionali tra i personaggi per mezzo delle canzoni che scelgono di interpretare. Se l’isolamento è uno dei temi principali di questo film, la scena del karaoke è quella che serve da chiave per sbloccare la relazione tra i personaggi, per disegnarne le complicità. Come ci appare sicura di sé Charlotte con l’iconica parrucca/bob rosa, lei che in tutto il film è estremamente ‘chiusa’, e com’è goffo Bob nelle scorribande in mezzo alle slot machine e mentre canta, lui che sostiene invece un personaggio sicuro e affermato. Questa scena, con la sua immagine-simbolo finale di Charlotte che poggia la testa sulla spalla di Bob, svela la dolcezza dell’incontro con l’altro da sé come possibilità di superamento delle proprie malinconie, attraverso la capacità di lasciarsi andare a sé stessi.

Canzone d’amore è un’azione pensata dall’artista Riccardo Banfi per diventare catalizzatrice di performance, è in sé stessa una performance che invita il pubblico a rendersi protagonista attraverso la proposta di compiere delle azioni. In questo caso cantare diventa luogo della possibilità di un incontro. Lo stesso giardinetto di Corso Cavour, fino a oggi rimasto luogo privo di una sua funzionalità e identità, viene restituito alla comunità.

Le performance saranno documentate attraverso registrazioni video e fotografie e, sia che si scelga di prendere coraggiosamente il microfono o di cantare la propria canzone preferita con un drink in mano, resteranno come un momento di ‘incontro’ attraverso sentimenti comuni.

Canzone d'amore è ideata da Riccardo Banfi in collaborazione con Karussell e anticipa la mostra Ho chiamato solo per dirti che ti amo, a cura di Matilde Galletti, prevista per il prossimo dicembre e allestita tra Palazzo Brancadoro, Palazzo Matteucci, sede della Cassa di Risparmio di Fermo, e, nuovamente, nel Giardinetto.

GIARDINETTO DELLA CASSA DI RISPARMIO OVVERO EX CHIESA DI SAN MATTEO
Alcune testimonianze raccontano che, in questo piccolo spazio sembra dovesse trovarsi la chiesa di San Matteo, un edificio del XII secolo di cui si perdono le tracce nel XIII secolo.
All’inizio del ‘900 la Cassa di Risparmio di Fermo rileva l’area, sistemandola a giardinetto, con l’intento di ampliare e rendere più gradevole quello che era precedentemente l’ingresso di Palazzo Matteucci, sede dell’Istituto bancario. In questo giardinetto si sarebbe dovuta collocare la statua di Annibal Caro, realizzata in pietra di Viggiù da Edoardo Tabacchi, ora nel cortile del Teatro dell’Aquila.
Questo luogo ha una storia particolare e da scoprire, ma, soprattutto, potrà esserne attivata la finalità di spazio che accoglie l’arte grazie all’impegno della Carifermo Spa, in collaborazione con l’Associazione Karussell.
Un sito così particolare, singolare nel panorama della Città, si presta, alla perfezione, a immaginare progettualità legate all’arte contemporanea. Questo spazio, ospitando interventi site specific, si trasforma in una project room a cielo aperto: l’arte contemporanea si apre al dialogo con la comunità cittadina, offrendosi generosamente allo sguardo di chi si trova a passare lungo corso Cavour. Gli artisti, individuati tra giovani emergenti con una ricerca di alta qualità, sono invitati a progettare un’opera che valorizzi questo luogo così affascinante, contribuendo ad accrescerne l’identità.
Giardinetto è un appuntamento annuale con il quale la Cassa di Risparmio di Fermo sostiene e promuove il lavoro di giovani artisti emergenti e rivitalizza uno spazio storico della Città. Offrire nuove possibilità di lettura e riscoperta di luoghi che hanno una storia poco nota legata alla comunità locale, è una azione virtuosa di cura e valorizzazione di patrimoni meno visibili, ma non per questo meno importanti.

L’ARTISTA
La pratica fotografica di Riccardo Banfi (Milano, 1986) si è consolidata attorno al tema del club e nella sua totalità si lega alla natura esplorativa dello sguardo nell’individuazione di attimi anonimi o di inaspettate epifanie che si celano potenzialmente in ogni luogo. Documentando il quotidiano, Banfi crea un corpus di opere diverse che combinano elementi figurativi e astratti, nonché prospettive biografiche e documentaristiche, offrendo una rappresentazione del mondo contemporaneo che è allo stesso tempo personale e universale.
Il lavoro di Banfi è stato presentato in istituzioni e festival internazionali come COLLI e Museo delle Mura (Roma); Fonderia Artistica Battaglia e Conversation Piece (Milano); Fondazione Bevilacqua La Masa, Casa dei Tre Oci e Serra dei Giardini (Venezia); CNEAI (Parigi); Agora (Berlino); Fotomuseum Winterthur (Winterthur); Assam State Museum (Guwahati); Loop (Barcellona); Landskrona Foto Festival (Landskrona). Nel 2011-12 è stato artista in residenza alla Fondazione Spinola Banna, Torino; nel 2012 alla Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia, e nel 2013 alla Dena Foundation for Contemporary Art, Parigi. Nello stesso anno vince DE.MO./ MOVIN’UP, borsa di studio del MiBACT con GAi. Nel 2015 ha partecipato al Guwahati Research Program, India, e ha pubblicato “Tnx”, il suo primo libro fotografico. Nel 2020 ha pubblicato “Sunshine Noir”, un’indagine che riassume e combina i numerosi antipodi che formano la topografia fisica ed emozionale di Los Angeles, ed è stato uno dei finalisti del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee (Treviso). Nel 2021 è stato invece uno dei finalisti del Talent Prize 2021 (Roma).

Per info: karussell.artecontemporanea@gmail.com
Instagram: karussell__
Fb: Karussell.artecontemporanea

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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