FERMO – La Lega prende la mira su Paolo Calcinaro e lancia il suo attacco in merito alla gestione dell’area Santa Lucia. Quella che per il presidente della Steat diventerà la cittadella del trasporto pubblico, per Tuili e romanella è l’emblema dell’errore di Calcinaro.
“Il sindaco plaude alla chiusura del bilancio in positivo della Steat, ma evita di parlare dell'imperdonabile errore di non aver esercitato il diritto di opzione per l'acquisto dell'area ad un prezzo molto basso (650.000 euro), per una zona della città di enorme valenza strategica ed economica, dove si stava realizzando, tra l'altro, la nuova scuola Fracassetti-Betti” sottolineano i due consiglieri.
Si riapre quindi la ferita che ha accompagnato anche la campagna elettorale. “In un solo colpo ha recato un doppio danno ai cittadini fermani e della provincia, facendo alzare il prezzo di vendita (asta chiusa a 1.550.000 euro) che la Steat sta sborsando, avendo esercitato il diritto di prelazione, quindi 900.000 euro in più di soldi dei contribuenti. E ha tradito l'indirizzo politico che il consiglio comunale di Fermo, fin dal 2011 aveva dato, ossia lo spostamento dell'attuale deposito che ora appare evidente, rimarrà in pianta stabile”.
I due leghisti alla fine chiamano in causa l’assessora Di Felice e il consigliere di maggioranza Bargoni, memoria storica dell’amministrazione: “Cosa ne pensano, visto che loro, al tempo rappresentanti del partito di Forza Italia, furono i principali attori a opporsi all’acquisto dell'area da parte della Steat?”.