FERMO – Troppe domande. E chi l’avrebbe mai detto. Se i maxi progetti stentano a decollare, quelli milionari che deve finanziare Invitalia, meglio non poteva andare il bando per la creazione di impresa nell'Area di crisi industriale complessa fermano-maceratese per quanto riguarda il livello regionale.
Le 211 domande hanno fatto raggiungere il limite della dotazione finanziaria disponibile. In totale una richiesta di contributi per 3,6 milioni di euro. "Sono segnali di dinamismo e vivacità imprenditoriale provenienti dall'area di crisi del distretto pelli-calzature fermano maceratese” commentano gli assessori alle Aree di crisi complessa, Guido Castelli, e al Lavoro, Stefano Aguzzi.
L'avviso è rivolto alla creazione di nuove imprese da parte dei disoccupati residenti in uno dei 42 Comuni inseriti nell'Area di crisi di età compresa tra i 18 e i 25 anni, over 50 e disoccupati da oltre sei mesi. La misura prevede un contributo di 15mila euro che il beneficiario riceverà una volta costituita l'impresa. Alla fine del progetto l'azienda potrà ricevere un supplemento di contributo per un massimo di 20.000 euro nel caso abbia effettuato ulteriori assunzioni. Delle 211 domande 123 sono state già ammesse a finanziamento, mentre le altre si trovano nella fase istruttoria e di valutazione.
“Testimoniano il desiderio di intraprendere percorsi di autoimprenditorialità" proseguono. I settori più rappresentati sono stati il commercio, le attività ricettive e i servizi alle imprese. “C’è la volontà di ripartire e di rivitalizzare il territorio. Considerato che la dotazione finanziaria del Bando era pari a 3 milioni, abbiamo ritenuto opportuno non dare seguito all’apertura della sesta per non creare aspettative che poi potrebbero essere disattese. Nel caso in cui le domande pervenute maturassero economie a seguito di rinunce oppure le domande pervenute nella quarta e quinta finestra non fossero tutte ammissibili a finanziamento, dopo la fase di valutazione, la Regione si riserva di riaprire la procedura".
r.vit.