Dubbi tra i sindacati: dallo Stato servono più risorse per gli ammortizzatori sociali.
MONTEGRANARO – I sindacati sono allarmati, gli imprenditori chiedono, la Regione cerca risposte in attesa di Roma.
Il segretario della Cisl, Alfonso Cifani, ha avuto rassicurazioni direttamente dai vertici regionali sul fatto che gli ammortizzatori sociali saranno rifinanziati, grazie anche a una manovra di Governo che ha stanziato risorse per le due nuove aree di crisi, quella fermano-maceratese e quella di Torino. Ma non basta questa rassicurazione alla Cgil di Fermo che ritiene i dieci milioni di euro dello Stato insufficienti “perché molte aziende nel 2020 termineranno gli ammortizzatori e queste risorse si esauriranno subito. C’è troppa disparità rispetto ad altri territori, siamo pronti a mobilitarci”.
Nel mentre, però, c’è un dato positivo che farà piacere a chi ha risposto alla call dell’area di crisi complessa, propedeutica ai bandi. Durante i primi incontri l’assessore regionale aveva parlato di due milioni di euro pronti per coprire i progetti sotto il milione di euro che on rientrano nelal 181 e quindi nell’azione di Invitalia. Una somma che le associazioni di categoria, da Confindustria a Cna, avevano definito ridicola e offensiva. Bene, i milioni sono lievitati.
“A Bilancio abbiamo già inserito 4 milioni e sono tra i 13 e i 15 quelli pronti. E abbiamo chiesto al Mise di fare altrettanto. Questo – ribadisce Cesetti – per far capire che le risorse ci sono, che vogliamo davvero rilanciare lo sviluppo. ma ribadisco che non basta, se non avremo le infrastrutture saranno milioni buttati. Questo territorio deve prima essere connesso. Non possiamo immaginare un rilancio solo con il manifatturiero, da solo non ce la farà, bisogna esplorare nuove vie di sviluppo e per questo ritengo inefficace pensare solo alle imprese, bisogna guardare a tutto il territorio”.
Raffaele Vitali