MONTEGRANARO - La crisi si può superare. I marchigiani, caparbi di natura, ci credono. Di gettare la spugna non ne vogliono sapere, nonostante le avversità che negli ultimi anni si sono abbattute su questa fetta di terra. E, quando c’è un’opportunità, la colgono al volo. L’opportunità in questione è quella dell’area di crisi Fermano-Maceratese. Ieri è stata approvata la graduatoria dei progetti del bando regionale. 48 quelli finanziati.
La maggior parte, il 40%, prevede investimenti fino a 500mila euro. Il 33% fino a 200mila. Il restante 27% tocca la soglia massima dei 800mila. «Grazie a due successivi interventi sul bilancio regionale – spiega l’assessore alle Aree di Crisi, Guido Castelli –, la dotazione originaria dell’avviso, pari a circa 4,9 milioni, è stata portata a oltre 7 milioni. La tipologia di investimenti previsti, pari a quasi 18 milioni, è quella tipica delle imprese del Distretto». Attività materiali e immateriali e programmi informatici e di consulenza, i capisaldi per quasi tutti i progetti. «Consistente – prosegue Castelli – il contributo innovativo degli interventi, con il ricorso a investimenti annoverabili tra i beni della cosiddetta “Manifattura 4.0”, cioè una stretta connessione tra macchine e software, segno di un contesto produttivo che, sebbene caratterizzato da una produzione tradizionale, ha saputo e vuole ancora di più migliorare e traguardare il futuro, cogliendo la sfida dell’innovazione e del digitale».
E, se le imprese torneranno in carreggiata, potranno pensare al futuro. E potranno tornare ad assumere. 129 i nuovi ingressi previsti complessivamente dai progetti finanziati, di cui 86 a tempo indeterminato (67%), 26 apprendistati (20%) e 17 a tempo determinato (13%). «In questo contesto – chiosa Castelli – sarà importante per le imprese del Distretto cogliere le opportunità di incentivi per l’occupazione, che verranno dagli avvisi del Fondo sociale europeo, previsti nei primi mesi del 2021».
f.pas.