FERMO - “Avviare il regime concessorio sottoposto all’evidenza pubblica”. è questo uno dei passaggi chiave della nota del 6 maggio dell’Anac, interpellata dal consigliere comunale Pasquale Zacheo dopo che nel 2016 l’area camper di Marina Palmense venne assegnata senza gara d’appalto. Una indicazione, quella dell’Anticorruzione, che arriva a tre anni da una prima gara di appalto che proprio in questi giorni è in fase di rinnovo. Insomma, dopo il 2016 il comune guidato dal sindaco Paolo Calcinaro si era già messo a norma.
Resta però quel 2016 su cui grandi discussioni vennero fatte in consiglio comunale, partendo dalle critiche dell’ex candidato sindaco. “Una situazione imbarazzante aggravata dalla posizione dell’assessore Mauro Torresi, il quale aveva votato il provvedimento a favore dei privati, due società sportive, la riduzione del canone nonostante un aumento di superficie, salvo avvedersi che il suo numero telefonico era clamorosamente riportato sul sito internet degli stessi privati gestori, quale contatto e referente per le prenotazioni”.
Una vicenda questa che Zacheo portò anche sul tavolo della Procura, che però archiviò l’inchiesta no ravvedendo irregolarità da parte dell’assessore. “Oggi prosegue il consigliere comunale - si scopre che il sindaco Calcinaro, rispondendo alla richiesta di spiegazioni dell’Anticorruzione ammette con “nota di risposta acquisita al prot. del 18.2.2020 n. 13827, la fondatezza del rilievo” mosso dal Consigliere Pasquale Antonio Zacheo. Ma Calcinaro non aveva detto che era tutto regolare? L’Anticorruzione, nel formale provvedimento 0033076 del 06 maggio, evidenzia testualmente che il Comune di Fermo “ha disposto un affidamento assolutamente anomalo nei contenuti e nell’impostazione”, e che deve ora “avviare il regime concessorio sottoposto all’evidenza pubblica”, quindi con regolare gara d’appalto, evitando “affidamenti diretti privi della dovuta istruttoria”. E così lo stesso Calcinaro ha dovuto dare immediato corso ad una specifica gara d’appalto, con evidenza pubblica in essere”.
Gara che c’è stata nel 2017 e che viene confermata nel 2020, per una gestione triennale dello spazio. Nel 2016 il comune scelse di proseguire la politica dell’affidamento diretto, “come fatto in precedenza – spiega l’Amministrazione – anche dal commissario prefettizio. Ma nella stessa concessione del 2016 venne inserito il passaggio in cui si stava predisponendo un bando di gara per il 2017”. Come poi è avvenuto.
Si chiude, forse, una questione nata da una segnalazione risultata corretta nel suo fondamento, la necessità di assegnare la gestione dell’area camper con gara di appalto, che non ha avuto implicazioni penali, vista l’archiviazione decisa a suo tempo dalla procura, ma che ha inevitabili strascichi politici.