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Architetti da tutto il mondo per il futuro della 'Madonna delle cataste' a Ponzano. "Luogo magico per eventi e concerti"

15 Aprile 2025

FERMO – “Save the ruin, reuse it”. Dietro questo slogan c’è il sogno di un gruppo di architetti toscani che hanno dato vita a una community con uno scopo preciso: ridare vita a luoghi poco conosciuti, incompleti o abbandonati. Il progetto Reuse Italy fa tappa nella piccola e piena di luoghi incantati Ponzano di Fermo.

Un contest internazionale guidato dagli architetti Andrea Crudeli ed Emanuele Carrai. Sono loro che hanno scelto la ‘Madonna delle cataste’ per rispondere alla domanda ‘how to reuse the temple’. Un luogo leggendario, che avevano iniziato a costruire nei primi anni ’20.” Una struttura nata in seguito a una apparizione sopra una catasta di legno. Ma rimase incompiuta”. Gli architetti ora cercano un progetto che valorizzi la struttura in maniera leggera.

Per il sindaco Diego Mandolesi “è un momento importante per la nostra città. Parliamo di una bellezza anonima abbandonata all’interno di un contesto agricolo. Nel 2019 l’allora amministrazione Iacopini ha avviato il piano di recupero. Un lavoro con fondi propri, tempi non brevi, partiti col rendere accessibile la struttura. È diventata così una meta per le foto dei matrimoni. Un volano per tante iniziative e scene di cortometraggi e film”.

Una chiesa incompiuta, ricca di leggende, che diventa protagonista di un contest internazionale. A colpire gli architetti sono state alcune segnalazioni da turisti.  “Gl investimenti sull’area proseguono, per creare un parcheggio in accordo con un privato” ribadisce Mandolesi che ha già investito 40mila euro sulla Madonna delle cataste. Il comune possiede tremila metri quadri attorno al tempio incompiuto “stiamo lavorando per altri duemila dove realizzare un parcheggio utile all’utilizzo”.

IL CONTEST

L’architetto Carrai entra nel merito del progetto ReUse Italy: “Siamo partiti sette anni fa con lo scopo e la missione di valorizzare il patrimonio architettonico in disuso o abbandonato. Portiamo la passione oltre la nostra attività di architetti. Con i nostri progetti possiamo mostrare una varietà di soluzioni per usare il bene in modi differenti”.

Sono nati i primi concorsi di idee che coinvolgono professionisti di ogni età. Ogni anno un focus su un progetto diverso e unico. Perché Ponzano? “La nostra community ci manda numerose segnalazioni. E così è arrivata la Madonna delle Cataste. Ci ha colpito e abbiamo iniziato ad approfondire la situazione”. Reuse Italy è diventato poi tanto di più, c’è un workshop internazionale, ci sono dele pubblicazioni, c’è un vero mondo creativo che si muove partendo però, sempre, dal monumento simbolo dell’anno.

Aggiunge Crudeli: “Primo obiettivo di ogni azione è rendere l’evento internazionale. Cerchiamo poi di far convergere attorno al progetto ogni soggetto interessato. Noi vogliamo raccontare il patrimonio italiano. Grande partecipazione dell’Italia, con giovani architetti e studenti che hanno il desiderio di dire la loro. Ma l’unicità del bene poi attira lo straniero che si sente di proporre idee di recupero”.

E straniera è la giuria che giudica i progetti: architetti da Belgio, Spagna e Slovacchia. “Per Ponzano ci siamo fatti suggestionare dall’immagine di un concerto davanti alla Madonna delle cataste, da qui l’idea di un riutilizzo principale come luogo per concerti. Ma chi partecipa ha mano libera sul bene e sul contesto. L’idea è di aprire il futuro del bene alla creatività”.

Il contest si chiude il 20 maggio, per i primi tre classificati c’è un premio in denaro: 2500, mille e cinquecento euro. ma non solo: i migliori elaborati saranno protagonisti di una mostra e i primi cinquanta progetti valutati entreranno in una apposita pubblicazione.

“I progetto – chiariscono gli architetti - resta poi all’amministrazione”. Gli architetti o studenti che partecipano hanno come base il lavoro fornito dal team di ReUse Italy, che resta a sua volta al Comune, supportato anche da una indagine storica oltre che tecnica.

Il sindaco con orgoglio sottolinea il risultato, perché ‘contro’ aveva colossi come Mantova, Napoli e altre grandi città. “La mail del comune – racconta Mandolesi - è stata invasa da richieste dell’università di tutta Italia, l’ultima dalla facoltà di Architettura di Bari, per ricevere informazioni tecniche sulla chiesa dopo l’apertura del contest. Questo significa attenzioni che faranno solo bene a Ponzano”.

Il contest è un riflettore, nel breve termine, si spera un vero progetto di recupero nel lungo. Il focus è da sempre sui beni minori, su luoghi che meritano di diventare un riferimento, di emergere e magari da solo non ci riesce. “Madonna delle cataste è incompiuta, asimmetrica, elegante. Ci ha colpito e sta piacendo a livello globale”.

La chiosa è del consigliere Andrea Tortoni, che ha la delega al turismo: “Ci abbiamo davvero puntato sulla Madonna delle cataste, il primo progetto io e Diego lo abbiamo fatto alle Elementari. Un luogo  che era dimenticato dagli stessi ponzanesi, tanto che molti una volta ripulito e con le immagini pubblicate ci hanno chiesto ‘dove si  trova?’. Ci abbiamo creduto, abbiamo ricevuto critiche per aver speso soldi pubblici per un luogo che non era capito nel suo potenziale. Il concerto di Valentino Alessandrini ha cambiato l’immagine. È iniziata la rinascita con le telefonate di tanti registi e che ora prosegue con re-use it. Siamo già pronti per la premiazione di agosto e a provare a mettere a terra il progetto più fattibile per il Comune”.

Raffaele Vitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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