FERMO – Un viaggio per il mondo, tra le guerre e i momenti che hanno fatto la storia. Questo si vivrà al teatro di Capodarco domani pomeriggio, sabato ore 1730, durante la presentazione del libro ‘Le immagini non mentono quasi mai’ scritto dal giornalista Francesco Vitali Gentilini e che ha come protagonista Claudio Speranza, cinereporter della Rai.
Speranza con la sua telecamera ha visitato 151 Paesi raccontando la storia in prima persona, o meglio mostrandola nella sua crudeltà e umanità. Decidendo anche quando fosse il caso di abbassarla quella telecamera per rispettare l’altro. È proprio questo uno dei temi più caldi soprattutto oggi in un tempo dominato dai social, dalla fretta, dalla poca riflessione anche sulle conseguenze.
“Quello del cameraman, del telecineoperatore, è un mestiere bellissimo. Dona sempre a chi usa la telecamera il privilegio di vedere per primi quello che gli altri vedranno solo successivamente. Altre volte ti consente di scegliere cosa gli altri potranno vedere. Devo però dire che ancora provo dentro di me la sofferenza che ho visto con i miei occhi e ripreso con la telecamera” racconta Speranza.
Il libro, edito dalla casa editrice di Fermo Poderosa Edizioni, è accompagnato da centinaia di foto, scatti in molti casi inediti, che permettono al lettore di viaggiare insieme con gli autori. E questo sarà ancora più bello domani visto che le immagini verranno proiettate sullo schermo del cineteatro.
Il libro è una lunga conversazione che ricostruisce la presa diretta non solo di fronti di guerra: terremoti, attentati terroristici, viaggi spaziali, incontri sportivi e teatrali, eventi storici, incluso quello tra Ronald Reagan e Michail Gorbaciov a Reykjavík.
Il progetto del libro, nato da un incontro, suggerito da Sergio Zavoli, tra il telecinereporter Claudio Speranza e Francesco Vitali Gentilini, esperto di analisi strategiche e comunicazione, ha uno sguardo originale nell’ambito della letteratura legata agli inviati. Non solo gesta e avventure ma la storia di un uomo, il suo percorso formativo e l’affresco di una società e di una mentalità che disegna l’Italia degli Anni Cinquanta e attraversa decenni di storia raccontando un mestiere che è cambiato radicalmente, quello del telecineoperatore.
La prefazione è di Nuccio Fava, ex direttore del Tg1, oggi presidente Associazione giornalisti europei, la postfazione è curata da Antonio Catolfi, presidente del Corso di laurea magistrale in Comunicazione pubblicitaria, storytelling e cultura dell’immagine.
I protagonisti sono Francesco Vitali Gentilini, pesarese classe 1973, esperto di studi strategici, protezione dati e big data. Studi in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti, è nei ruoli del Garante per la protezione dei dati personali. Già autore di numerosi saggi e articoli in tema di privacy, nuove tecnologie, guerre di comunicazione e geopolitica. E Claudio Speranza, nato ad Ascoli Piceno nel1937, inviato speciale per meriti, tra i più attenti testimoni del Tg1. È membro di Reporters Sans Frontières e dell’Associazione dei Giornalisti Europei.
Ingresso libero, grazie all’ospitalità del gestore Andrea Cardarelli, per un appuntamento con il mondo e la possibilità di ascoltare e poi leggere un libro unico nel suo genere. A moderare l'incontro sarà Natascia Campanella.