FERMO – Alla fine, non è andata poi così male a Francesco Acquaroli quando ha preso in mano la regione Marche e in particolar modo la sanità. L’ex assessore, ovvero il presidente Luca Ceriscioli, viene promosso a un anno dalla sua caduta elettorale.
Sono 17 le Regioni con una valutazione positiva rispetto ai livelli essenziali di assistenza. Si confermano in testa alla classifica Veneto, Toscana ed Emilia Romagna, con le Marche subito dietro. Mentre per la regione Calabria, il punteggio è “molto basso e in peggioramento rispetto all'anno precedente” commenta il ministro della Salute fornendo i risultati definitivi della Griglia Lea 2019.
Le Regioni, per poter accedere al maggior finanziamento del Servizio sanitario nazionale (la quota premiale) sono tenute a una serie di adempimenti. Quelle sottoposte alla verifica di tali adempimenti sono le regioni ordinarie e la Sicilia (sono escluse la Valle d'Aosta, le due Province Autonome di Bolzano e Trento, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna). In base all'ultimo report pubblicato, 10 regioni raggiungono un punteggio superiore a 200: Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Umbria, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Lazio. Le altre 7 hanno un punteggio compreso tra 200 e 160, considerato il livello minimo accettabile.
Mentre Molise e Calabria (oltre a Sardegna e PA di Bolzano), si caratterizzano invece per punteggi inferiori a 160. Partendo da una buona base, sta ora all’assessore Filippo Saltamartini incidere per migliorare e magari sorpassare l’amica Lombardia, che più volte è stata definita un modello dal’attuale maggioranza.
Nel dettaglio: Veneto e Toscana (entrambe a 222), Emilia Romagna (221), Lombardia (215), Marche (212), Umbria (211), Liguria (206), Friuli Venezia Giulia (205), Abruzzo (204) e Lazio (203). Altre 7 Regioni si collocano in un punteggio compreso tra 200 e 160: Puglia (193), Piemonte (188), Provincia Autonoma di Trento (187), Sicilia (173), Basilicata (172), Campania (168) e Valle d'Aosta (160). La Provincia autonoma di Bolzano (con 157 punti), le Regioni Molise (150), Calabria (125) e Sardegna (111) si caratterizzano invece per i punteggi inferiori a 160.
“A preoccupare è il livello globale dei punteggi. Analizzando il trend 2012-2019 relativamente ai punteggi della Griglia Lea, emerge un sostanziale miglioramento del punteggio medio globale ma c’è un peggioramento rispetto al 2018 nella maggior parte dei casi”.