FERMO - Castagne e marroni, un settore da sostenere per conservare e rafforzare l'economia delle aree interne e al tempo stesso tutelare i nostri boschi. Arriva da Coldiretti Ascoli Fermo la richiesta, girata alla Regione Marche, di attivare un bando per la concessione di contributi per il miglioramento dei castagneti da frutto, finalizzati all'aumento della produzione di castagne.
Il bando dovrà prevedere aiuti per la rimessa in produzione di castagneti abbandonati e aiuti per il mantenimento dei castagneti in attualità di coltura. Proprio la provincia ascolana, soprattutto nei Comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Montegallo, Montemonaco e Roccafluvione, rappresenta oltre il 90% dell'intera superficie castanicola regionale con le Marche che, secondo Istat, sono la quinta regione d'Italia per produzione.
"Un patrimonio da preservare – spiegano Armando Marconi e Francesco Goffredo, presidente e direttore di Coldiretti Ascoli Fermo - che, tra l'altro, rappresenta uno straordinario potenziale del tessuto economico agricolo su cui investire".
Una ricchezza anche dal punto di vista della biodiversità con varietà preservate dagli agricoltori custodi delle montagne come Castagna Pallante e la Castagna N'zita, il Marrone Classico, il Gentile e il Rugoso.
Già in passato la Regione Marche aveva realizzato bandi in questo senso per sostenere un'area della regione particolarmente critica soprattutto a seguito del sisma. In quel caso le aziende avevano potuto usufruire di un sostegno per investimenti sul ripristino produttivo di castagneti abbandonati, sul miglioramento ecologico di quelli esistenti e sui sistemi di difesa dai cinghiali che, essendo particolarmente ghiotti di castagne e marroni, rappresentano una vera e propria piaga anche per questa coltura.