di Raffaele Vitalli
FERMO – Sempre più posti letto. Questo il piano della regione Marche per rallentare l’emergenza. Che oggi ha fatto 5 vittime. Un giorno nero per la regione, proprio mentre il presidente Luca Ceriscioli presentava il nuovo piano che tra riorganizzazioni interne e nuove strutture porterà a 400 i posti a disposizione tra terapie intensive, semi intensive, degenze specialistiche e post critiche.
Il piano anti Covid 19 riguarda anche il Murri. Già da giorni erano partiti i lavori per modulare i posti ex Obi di fronte al reparto di malattie infettive. Sono stati creati undici nuovi posti letto, di cui 4 per malattie infettive e i restanti per terapia semi intensiva.
Non solo, Fermo è interessata anche per la nuova destinazione di una parte dell’Inrca che diventa sede di posti letto post critici, ovvero destinati a quei pazienti che superano le due settimane in terapia infettiva.
“Al termine della fase straordinaria, l’assetto strutturale del Servizio Sanitario Regionale sarà ripristinato completamente. Eventuali tecnologie acquisite durante il periodo dell’emergenza rimarranno patrimonio delle strutture che se ne avvalgono” prosegue Ceriscioli.
“È importante comprendere quello che sta accadendo. La politica attuerà ciò che la sanità chiede. È così dal primo giorno: dalle ordinanze per limitare il contagio, alle risorse per la sanità aumentate, fino a questo atto di riorganizzazione. In emergenza straordinaria lavoriamo per step e intanto prevediamo quello che servirà dopo. Ricordo che è importante, da parte di tutti, prima di tutto, la prevenzione. La nostra impostazione, come istituzione, è di lavorare ogni volta per la misura successiva sperando che non serva, ma preparandoci al peggio, sempre un passo avanti alla malattia" ribadisce.
Nella organizzazione regionale, i pazienti positivi saranno destinati in più nosocomi: Camerino, Fermo, San Benedetto, Ascoli Piceno, Fossombrone, Chiaravalle, AOU Ospedali Riuniti di Ancona, Inrca e Marche Nord. Strutture post critiche sono state individuate a Fossombrone, Chiaravalle, Ospedali riuniti e Inrca.
Ben vengano i nuovi posti, ma serve personale. Le annunciate assunzioni, anche dei medici in pensione, sono per ora rimaste sulla carta. Fermo potenzia i posti, ma i medici di malattie infettive sempre sette restano. I tempi della burocrazia, anche questa volta, sono più lenti della realtà.