FERMO - Tipicità accende i motori. O meglio, è pronta a parcheggiare la sua macchina, che percorre tutto l’anno la regione tra un evento e l’altro, nel cortile del Fermo Forum. perché in realtà il festival del Made in Marche non si ferma mai. Ma dall’11 al 13 marzo Tipicità Festival torna fermano, come ogni anno avviene dalla sua nascita.
A riprova che il motore è sempre acceso, Angelo Serri, che di Tipicità è il fon-datore insieme con Alberto Monachesi, anticipa che a fine mese imprenditori e istituzioni saranno impegnate in un affascinante prequel a Londra.
Una giornata di matching con il mondo di sua maestà che, Brexit a parte, ha voglia di prodotti italiani e soprattutto di fare business. Come conferma anche lo sviluppo di Rossodisera, il ristorante ‘made in Marche’ del fermano Igor Iacopi-ni. Tutto questo aumenta di valore anche in vista del raddoppio dei voli previ-sto per il periodo estivo con Gatwick che si aggiunge al classico aeroporto di Stansted.
“Il nostro modello non cambia. Riflettori puntati su cibo e specialità gastronomiche, insieme ad attrattive territoriali, icone del fashion e simboli del saper fare” chiarisce Angelo Serri.
La parentesi londinese, che segue altre fuori dai confini italiani promosse dal sistema Tipicità, ben si abbina al nuovo claim del ministero degli esteri: BeIt. “Noi infatti promuoviamo il locale nella dimensione globale. E lo facciamo sperimentando format innovativi per valorizzare il modo di essere italiani”.
La tre giorni di Fermo animerà diecimila metri quadrati di percorso attraverso aree tematiche e ottanta eventi. Ci saranno i vini delle Marche nel padiglione autocthon. E poi i biocreativi, storie di personaggi, produzioni e territori muovono dalla tradizione ed esplorano le innovazioni del gusto.
Immancabili le farine nello spazio Lievito & fermento in cui protagonista p il forno, ma anche il luppolo delle birre. Infine, il mercatino che ritrova la ‘piazza’ del Fermo Forum e metterà a disposizione dei visitatori delle vere chicche eno-gastronomiche.
Il tutto, con il filo conduttore del Grand Tour che permette di conoscere mete turistiche fuori dai normali circuiti. Confermati poi l’Accademia, ovvero la cucina in cui si esibiscono i cuochi di Tipicità e i grandi ospiti, e gli spazi convegni dove saranno coinvolti, in primis, i quattro atenei marchigiani, da anni partner scientifico del festival che è sempre più internazionale grazie alla scelta di ospitare, in ogni edizione, un paese italiano e uno straniero per ascoltare e imparare da chi è diverso da noi.
@raffaelevitali
