di Raffaele Vitali
FERMO - Quando si parla di mercato, per la Fermana al tavolo si siede Massimo Andreatini.
Direttore, novità entro pochi giorni?
“La novità è che a mercato aperto non possiamo mai dare certezze su giorni e giocatori. Le trattative possono saltare in un attimo. Penso che qualcosa però si muoverà”.
Trenta giocatori in rosa, sono troppi?
“Abbiamo preso 61 ammonizioni nel girone di andata. Sembriamo cattivi. Considerando però questo aspetto e le tante assenze anche per infortunio, penso che la rosa sia importante mantenerla ampia. Tra l’altro la rosa ampia è anche frutto di diversi giovani che la compongono e che magari trovano spazio nella Beretti sapendo però di poter stare in prima squadra. Quindi vedo i 30 in ottica positiva”.
Giudizio positivo anche per i giovani gialloblù?
“Oggi abbiamo Del Rosso convocato in Under 17 e siamo contenti. È il frutto di un lavoro importante che viene costruito giorno dopo giorno”.
Quando si apre il mercato, torna di moda il Carpi. Anche Mantini è in lizza?
“Fa parte dei giocatori. Nessuno è incedibile, siamo dei professionisti. Poi il giocatore deve capire come sta fisicamente e tecnicamente. Il rapporto con il Carpi è ben consolidato ed è da considerare una squadra amica”.
Bene il Carpi, ma rapporti con compagini di serie A?
“Ne abbiamo con la serie A e anche con squadre estere. Io e Conti vantiamo diverse conoscenze. Non nascondo amicizia, oltre che rapporti calcistici, ma è chiaro che se oggi abbiamo ragazzi monitorati da Roma, Milan, Paris Saint Germain pronti per la C, magari guardano altri campi se non la B. Comunque in casa ne abbiamo di giocatori bravi e giovani, ma prima di buttarli in campo in serie C serve una maturazione personale, anche per reggere lo spogliatoio”.
Bellini è a rischio?
“Dall’apertura del mercato non ho avuto un solo giocatore che mi abbia chiesto di essere ceduto, come può capitare. Se ci sarà una situazione per noi e per lui agevole la prenderemo in considerazione”.
Zerbo, Grieco e Clemente dal Carpi: è il trio giusto per la Fermana?
“Tre giocatori funzionali e duttili. Caratteristiche di ognuno che compenserebbero le nostre necessità. Stiamo lavorando e trattando, poi sul chiudere o meno la trattativa ancora non so rispondere”.
E il capitano che farà? Stupito di una sua voce di cessione?
“La possibile cessione di Comotto mi ha sorpreso. È un uomo, ancora prima di un giocatore, che quest’anno ha avuto delle difficoltà con l’esterno, mai in gruppo. È un giocatore importante che ha dato l’anima per la Fermana. Tutti possono sbagliare, ma penso che Comotto si stia guadagnando come ogni anno la copertina da protagonista”.
Società che paga, anche per questo magari nessuno vuole andare via?
“Noi paghiamo, non è un dettaglio. Qui si mantiene l’attenzione alta perché c’è un pubblico che ti rende e si rende partecipe. La tensione i tifosi la alzano. Fermo è un’isola felice che può essere un trampolino di lancio. È un attimo fare il salto in avanti”.
C’è un tesoretto per il mercato?
“L’idea è di migliorarsi, anche se il mercato di gennaio nasconde insidie. La società è presente e non si nega operazioni per motivi di budget. Anche se non faremo mai richieste eccessive”.
Dopo anni di ricerca di bomber, quest’anno si punta su altre zone del campo?
“In un campionato in cui regna l’equilibrio, stiamo valutando dove e come abbiamo sbagliato. Di certo ci siamo resi conto che manca qualcuno in mezzo alla difesa, lo abbiamo visto con la squalifica dei due titolari. Così come bisogna operare a centrocampo, senza però ingolfarci. Noi abbiamo tanta qualità davanti, ma dobbiamo tornare a non prendere gol. Davanti abbiamo dei ‘pazzi’, giocatori pieni di estro. Fuori e dentro il campo. Non sono retrò, ma voglio tutto subito, non mi accontento del giocatore bravo il giovedì. Il ‘timido’ me lo auguro per mia figlia, non in campo”.
Rinnovi?
“Prima chiudiamo il mercato, poi arriveranno”.
E ora il ‘suo’ Vicenza. Quali aspettative?
“Sulle motivazioni non abbiamo rivali e in una sfida così si trovano facilmente. Da vicentino spero che torni in serie B e vinca il campionato. Mi ha colpito la loro compattezza, l’umiltà. Una squadra così difficilmente sbaglia l’obiettivo. Sono una squadra operaia con qualità. Ma poi è 11 contro 11 e si gioca al Recchioni. Quindi credo che sia la gara più bella per far partire il ritorno. Spero che ci regali una grande gioia questo match. Sarà davvero una grandissima partita, mi auguro che ci saranno anche tanti tifosi”.