MONTE URANO - La giunta regionale ha chiuso una delle partite chiave per la crescita e lo sviluppo delle Marche. Dopo aver trasformato la Svim in Svem, e non è una differenza lessicale, ora ha designato i tre componenti del Consiglio di Amministrazione di Sviluppo Europa Marche sulla base di quanto previsto dagli articoli 8 e 17 dello Statuto della società. Tra questi, entro fine mese, verrà a sua volta nominato dall’assemblea dei soci il presidente.
I tre nominati sono un mix tra politica e imprenditoria. Il fermano incassa uno dei tre posti con l'imprenditore di Monte Urano Andrea Santori, già presidente di Confindustria Fermo, membro della giunta camerale e perno del Confidi. Sul suo nome si sono compattate le forze politiche dell'attuale maggioranza e le associazioni di categoria.
Gli altri due nomi sono Monica Mancini, già candidata alle regionali con Fratelli d'Italia e vice sindaco di Maltignano, e Tablino Campanelli, imprenditore e leader regionale di 'Noi per l'Italia' il partito dell'ex ministro Lupi.
La Società a responsabilità limitata “Sviluppo Marche srl” (Svim) è stata trasformata lo scorso anno in “Sviluppo Europa Marche Srl” (Svem) con una legge regionale che definisce la composizione, le competenze e il funzionamento della nuova società a capitale interamente pubblico e che opererà prevalentemente a favore della Regione e di eventuali soci pubblici, che potranno essere gli enti locali, le Università e le altre forme associative tra enti pubblici.
La principale funzione della Svem è quella di elaborare e attuare progetti di sviluppo territoriale, nazionali e regionali, derivanti dall’Unione Europea. La Svem è il braccio operativo dell'assessore allo sviluppo economico Mirco Carloni e di quello che più dialoga con l'Europa, essendo membro del Comitato Europe delle Regioni, Guido Castelli.