SANT'ELPIDIO A MARE – "Ho una gran fede nella vita ed invito tutti voi ad averne". Con voce rotta dell'amozione Andrea Ponticiello ha chiuso così, con queste parole, l'incontro nel corso del quale ha presentato il suo primo libro, presso l'Auditorium di Quota Cs, "Io sono il Cammino (la verità sul cammino di Santiago de Compostela". L'elpidiense Ponticiello ha voluto mettere su carta un'esperienza che gli ha cambiato la vita ed ha raccontato, con emozione e trasporto, i tratti salienti di quel cammino.
Partito in un momento particolare della sua vita, dubbioso circa un suo effettivo ritorno a casa, Andrea è andato da solo verso quella che sarebbe stata l'avventura decisiva per cambiare vita. Il suo primo cammino di Santiago, ma non l'ultimo.
"Il vecchio Andrea non c'è più – ha detto ai presenti – è morto, e quello che è ora con voi è il nuovo Andrea. Lungo il cammino ho avuto modo di fare i conti prima di tutto con me stesso. Ho camminato, ho sofferto (perché il cammino è anche sofferenza) e mi sono ritrovato un uomo nuovo. Ho incontrato tanta gente ed ognuno mi ha lasciato qualche cosa. Mi sono confrontato con persone di altre nazionalità, di altre lingue, di altri credo e con ognuno ho avuto modo di relazionarmi in modo autentico perché questo, tra le altre cose, mi ha insegnato il cammino: ad essere autentico, a decidere di lasciarmi alle spalle le convenzioni, le abitudini, il dover fare qualche cosa perché così è meglio. Ho deciso di essere me stesso, di ritrovare la mia dimensione ed ho scoperto un Andrea innamorato della vita, voglioso di affiancarsi solo a persone positive scegliendo consapevolmente di lasciare andare tutte quelle che, invece, positive non sono".
Andrea ha raccontato il suo profondo cambiamento e lo ha fatto vincendo la comprensibile emozione dovuta al mettersi a nudo davanti ad un pubblico, oltre che ai lettori che vorranno leggere il suo libro.
Sando Birilli, presidente della sezione locale dell'Avis (che con l'Associazione Arcobaleno Genitori per la Scuola ha patrocinato l'incontro) nel portare il suo saluto ai presenti ha ricordato non solo che Avis promuove la cultura a 360°, ha anche raccontato di avere accolto con favore la possibilità di essere accanto ad Andrea Ponticiello in questa occasione in quanto, tra l'altro, donatore Avis di lunga data e con un alto numero di donazioni al suo attivo.
La sala dell'auditorium, gremita ed attenta, ha ascoltato con attenzione la testimonianza di Andrea che, introdotto e accompagnato dalla giornalista Stefania Ceteroni, ha trasmesso emozioni autentiche senza filtri e, soprattutto, senza alcun timore di essere giudicato.
Nel corso dell'incontro ha mostrato un documento per lui molto prezioso: la "tavola" delle regole che si è dato – e a stilare le quali hanno contribuito anche molti pellegrini incontrati lungo il cammino – e che custodisce con gelosia.