PORTO SANT’ELPIDIO – Terzo appuntamento, dopo Cruciani e frate Mago, con la rassegna ‘Porto Sant’Elpidio incontra…’ ideata da Elisa Torresi e Francesco Pacin a Porto Sant’Elpidio.
Oggi pomeriggio alle 1830 al Gigli, arriva Andrea Muccioli con ‘Fango e risate’. Un libro che racconta in modo potente e commovente la storia di “un "arcitaliano" per antonomasia, un uomo che ha diviso l'opinione pubblica come poche volte è successo”.
Andrea Muccioli, si legge nella nota della casa editrice, avrebbe preferito il diritto all'oblio per suo padre Vincenzo, fondatore e anima carismatica della comunità di San Patrignano. Ma il successo della docufiction SanPa , le ricostruzioni arbitrarie e parziali, le insinuazioni e le tante ombre gettate sull'uomo lo hanno convinto a rompere gli indugi.
Fango e risate è la storia di San Patrignano dagli inizi, dalle prime riunioni del Cenacolo, dai primi ragazzi accolti in quella collina romagnola, fino al 1995, anno della morte di Vincenzo Muccioli, vista, vissuta e raccontata dal figlio. In questa cavalcata epica che somiglia a una saga familiare e si legge come un romanzo, ci sono molte rivelazioni, aneddoti e punti di vista inediti. Il ritratto privato di Vincenzo Muccioli, le sue recondite fragilità e paure, la sua sensibilità e sicurezza, il suo magnetismo e il suo carisma vengono raccontati con lo sguardo di un figlio che guarda il padre fare cose impensabili e grandiose.
Ma non solo. “San Patrignano è il risultato di un'idea, di una filosofia e di una vocazione ben precise. Dall'improvvisazione degli inizi alla costruzione di una metodologia. È il risultato, anche e forse più di tutto, di un'assenza clamorosa, quella dello Stato italiano con i suoi figli più problematici”.