ASCOLI PICENO – Il boom dell’edilizia non può nascondere i problemi che restano sempre sotto la cenere. Massimo Ubaldi, presidente dell’associazione nazionale costruttori edili di Ascoli Piceno (Ance) cerca così di coinvolgere il commissario Giovanni Legnini in una battaglia al Mise e all’Agenzia delle entrate.
Due i punti chiave. Riscrivere la disciplina del credito d'imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi effettuati dalle imprese che hanno sede nel cratere. “La nuova norma europea, pur facendo innovativamente riferimento al regime “straordinario” degli aiuti di Stato previsto dal “Temporary Framework”, non prevede alcun tipo di automatismo e desta apprensione la sua compatibilità con gli stringenti vincoli di Bruxelles”.
Il secondo nodo è la proroga del credito d’imposta, sollecitata anche da Legnini. “Una questione di attenzione nei confronti delle imprese locali fiaccate dalle tantissime emergenze che si sono succedute dal 2016 anche alla luce dell’operatività fino al 31 dicembre 2022 dell’analoga misura agevolativa prevista per il mezzogiorno. Chiaro che la tempestiva estensione temporale dell’incentivo fino a tutto il 2022 farebbe riemergere quegli investimenti non realizzati a causa della precarietà del quadro normativo”.