PORTO SAN GIORGIO – Michele Amurri, segretario del Pd sangiorgese, tracciamo un bilancio del ‘quasi’ primo anno di Valerio Vesprini?
“Semplicemente non ha affrontato nessun nodo cruciale di quelli sbandierati in campagna elettorale”.
Cosa doveva fare secondo lei?
“Pensiamo al quartiere nord, un’intera zona della città vessata da antenne e tralicci, in apprensione per la salute, che aspetta da un anno di veder mantenute le promesse dell’assessore Salvatelli”.
Altri temi che sperava il sindaco affrontasse?
“Il piano regolatore, la fornace Branella, l’ecocentro o piazza Mentana che aspetta solo di vedere partire i lavori, in teoria”.
Però c’è il lungomare.
“Che faranno grazie ai fondi intercettati dalla precedente amministrazione, ma con un progetto non condiviso. Eppure lo slogan dell’ex assessore di punta della giunta Loira, ora sindaco di destra Vesprini era: “Partecipazione democratica, il cittadino al centro”. Il tutto con l’ambizione massima di fare un nuovo marciapiede e una decina di parcheggi in più”.
Voto basso quindi a Vesprini?
“Una cittadina però non si governa con i selfie ed i concerti e la propaganda prima o poi si esaurisce, quindi si impegnino a condividere le progettualità e soprattutto facciano qualcosa”.