FERMO – Tutti insieme: Legambiente, Slow Food, Italia Nostra, Lipu, Wwf ed esponenti politici. La linea è chiara: la terza corsia non serve e soprattutto è improponibile pensare di arretrarla. “I lavori in corso finiranno nel 2022 e miglioreranno la viabilità. parlare di nuova autostrada significa consumare suolo, cementificare colline e porterebbe a mettere in crisi il turismo eco sostenibile che si sta affermando nelle Marche meridionali”.
Insomma, da un lato c’è lo sviluppo infrastrutturale, dall’altro alberghi diffusi, qualità dei prodotti agricoli, b&b”. E allora? “Meno gomma, più treni, recuperando la Fermo-Amandola cni fondi Pnrr, e navi. Torniamo a trasporti più ecosostenibili, per consumare meno energia e meno suolo”.
Le nuove strade per gli ambientalisti sono qualcosa di anacronistico. Per il senatore Mauro Coltorti, presidente della commissione Infrastrutture, “l'autostrada raddoppiata avrebbe conseguenze notevoli per il territorio, consumerebbe suolo e impatterebbe su ambienti in un territorio già abbastanza fragile. Iniziare un'opera così importante è una situazione critica. La terza corsia attraversa zone con problemi già noti. Gli stessi sindaci si sono messi contro quell'opera, altrove è già stata realizzata. La soluzione più idonea al massimo è proseguire con la terza corsia e non raddoppiare”.
E quindi, accontentarsi di quello che c’è e sognare “alta velocità, autostrade del mare, idrogeno”. Meglio pensare alla Mezzina, che va completata e alleggerirebbe l’A14. “Tra l’altro le Marche – ha ribadito il senatore – hanno già molte opere avviate e da completare. inclusa la ferrovia dei due mari che abbatterebbe il traffico. Bisogna finirle le opere, siamo pieni di infrastrutture mai finite”. Per Paolo Concetti, numero uno di slow Food, il sunto è semplice: “Autostrada e sviluppo sostenibile è un ossimoro, è assurdo che se ne parli così, non penso che questo progetto possa andare avanti, bisogna riflettere su questo e su un futuro che deve essere impostato davvero, disincentivando il trasporto su gomma e favorendo altre tipologie di spostamento”.