AMANDOLA – Mancano 48 ore alla chiusura delle liste. Sabato si saprà quanti e quali saranno i candidati al ruolo di sindaco e per il consiglio comunale. Sulla carta si sarebbero dovuti sfidare tre potenziali candidati: Adolfo Marinangeli, Lando Siliquini e Giorgio Lupi.
Al momento, quello certo è il sindaco uscente che cerca il suo terzo mandato fortr dei risultati e dei tanti milioni di euro sul tavolo da gestire nei prossimi cinque anni. Non è ancora chiaro cosa abbia deciso di fare, per stare alla sua area, il Partito democratico, che è combattuto avendo una parte simpatizzante di Lupi. La palla è nelle mani di Teo Dalmonte, commissario del circolo dopo le dimissioni del vicesindaco Pochini.
Proprio il mondo dei ‘giovani’, partito in anticipo, è quello più in difficoltà. Pochi giorni fa un intenso incontro con il team di Siliquini è fallito. Non si è trovata convergenza tra le aspettative di un gruppo che ha comunque un’anima di centrosinistra, con quello del centrodestra che è guidato da Forza Italia ma ha negli uomini vicin ad Andrea Putzu, il consigliere uscente Tidei in testa, la colonna portante.
Lupi era pronto a inserire in lista tre-quattro nomi, ma impensabile ritrovarsi anche con l’ex sindaco Giulio Saccuti per chi ha sempre lavorato per una amministrazione alternativa a quella che l’ex sindaco rappresentava.
Fallita quindi la gross coalition, Siliquini salvo ulteriori colpi di scena guiderà l’alternativa all’attuale governo. Non gli manca molto, due caselle da riempire e la rosa sarà pronta per sfidare Marinangeli, premiato proprio quest’anno con il premio Vassallo dedicato al miglior sindaco della 'bella politica'. Da sabato pomeriggio inizierà davvero la campagna che difficilmente sarà amichevole.