AMANDOLA – Era ambita la città dei Sibillini, per tanti motivi: il nuovo ospedale, i milioni di euro di fondi intercettati, le decine di cantieri da completare.
Sfida vera per il posto di Adolfo Marinangeli, che aveva completato i secondo mandato e aveva deciso, dopo una lunga riflessione, di chiedere ai suoi elettori la fiducia per un terzo mandato, sapendo di non poter contare sul supporto del Pd, “che aveva i piedi in due staffe”, vista l’uscita di scena del vicesindaco Pochini, segretario dimissionario dei Dem di Amandola. Importante il ruolo del movimento civico, “il gruppo di cittadini che mi si è avvicinato negli ultimi mesi e mi ha convinto a proseguire il percorso, una vera richiesta arrivata dal basso, dalla città” ha spiegato il neo sindaco.
Alternativa principale quella di Lando Siliquini, il medico di Forza Italia che con se portava tutto il centrodestra, che a pochi giorni dal voto ha schierato i big, dall’assessore regionale alle Infrastrutture Baldelli al commissario alla ricostruzione Guido Castelli. E poi Piergiorgio Lupi, il 32enne dipendente del comune di Monte Urano, capogruppo uscente del gruppo di Marinangeli, che si sentiva pronto per guidare il futuro di Amandola insieme con un interessante gruppo di under 40. "Sono soddisfatto" commenta sereno sotto le logge di piazza.
Gli elettori non hanno però avuto dubbi: fiducia a Marinangeli e alla sua squadra. Rimandati Siliquini e Lupi che entrano in consiglio insieme con un componente di: Giulio Saccuti e Marco Fiori. Solo loro che siederanno tra i banchi con la maggioranza composta, oltre che dal sindaco, da Giovanni Annessi, Alessio Ciabattoni, Orfeo Cruciani, Roberto De Santis, Maria Rita Grazioli, Alessio Mariani, Sonia Pieragostini, Enrico Sciamanna.
Per la lista Amandola 2030, che il futuro lo ha messo nel nome, 939 voti. Secondo è arrivato Siliquini con 672 voti e poi Lupi con 627 voti. Il testa a testa è durato un paio di seggi, poi è arrivata casa Tasso e il sindaco ha preso il volo.
“Voglio essere il sindaco di tutti, lo dico subito: per me il nuovo consiglio comunale è composto da 39 persone, tuti componenti delle tre liste che si sono impegnati e hanno portato idee. Ci sono state divisioni negli ultimi mesi, superiamole. La città ci ha detto una cosa chiara. Andare avanti, proseguite il lavoro. E noi faremo ancora di più” le parole caldo del sindaco che è stato atteso in sala consiliare per la proclamazione, arrivata verso le 1930 da decine di cittadini.