AMANDOLA - “Speriamo che le promesse fatte non siano solo parole al vento”. Così Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola, commenta la decisione del direttore dell’Ast Roberto Grinta di aprire a tempo pieno il punto di primo intervento di Amandola.
“Sarà operativo 7 giorni su 7 h24. Il presidio di Amandola è fondamentale per garantire risposte ai bisogni sanitari del territorio montano” spiega il direttore. Che poi aggiunge: “A giorni ci sarà la pubblicazione di un nuovo avviso per incarichi a medici convenzionati a quota oraria con assegnazione esclusiva proprio al P.P.I.T. di Amandola”.
Marinangeli ribadisce che “arriva forse a soluzione una storia pericolosa iniziata male e che speriamo trovi una soluzione. È ora di smetterla di togliere servizi alla montagna e aspettare poi le pressioni dei sindaci locali per cambiare strategia”.
Il Punto di primo intervento territoriale è dedicato alla presa in carico dei pazienti bisognosi di cure e si aggiunge alla Potes 118. “L’ambulanza – riprende Grinta - è deputata alla presa in carico delle emergenze, è sempre garantita e interviene anche in caso di improvvise e non prevedibili interruzioni di servizio presso il punto di primo intervento”.
Ppi fondamentale, su cui i sindaci, che intanto ringraziano l’Ast per qualcosa di dovuto, insistono: “Non si può pensare di abbandonare un territorio. Noi non lo accettiamo e faremo di tutto per pretendere i servizi sanitari essenziali che non possono essere cancellati. Non deve più capitare come il primo dell’anno che Amandola e quindi i Sibillini restino senza un medico e quindi con il Ppit incapace di rispondere alle necessità della popolazione” conclude Marinangeli.
Raffaele Vitali